Il terzo rapporto Eures2012 conferma la dichiarazione di Laura Puppato per cui l’evasione fiscale risulta particolarmente diffusa tra commercianti e professionisti.
I dati mostrano infatti come, accanto a categorie lavorative che solitamente presentano forti percentuali di lavoro nero – in maggioranza lavori artigianali e quelli poco qualificati che toccano punte prossime al 60% – si registra per l’anno in corso un forte aumento delle percentuali di evasione per i professionisti e i commercianti. Tra questi ultimi la maglia nera spetta ai bar, che nel 18% dei casi non emettono ricevuta fiscale, e ristoranti, ben il 17%, secondo un trend di crescita di quasi sette punti negli ultimi otto anni.
Ma il record negativo spetta alle libere professioni, per cui, in oltre un terzo dei casi, non si emettono fatture. In particolare, spiccano gli avvocati, che per il 42% delle rilevazioni non dichiarano le prestazioni eseguite, i geometri e medici specialistici, vicini al 40%, ma anche commercialisti e notai, seppure secondo tassi più contenuti di circa il 20%. Questa situazione rappresenta un incremento sostanziale delle percentuali di evasione per le categorie in esame nel periodo 2004-2012.
Il rapporto evidenzia però positivamente una crescente intolleranza verso queste pratiche da parte del campione intervistato, che a forte maggioranza auspica un intervento deciso e efficace da parte delle autorità preposte.
(Si ringrazia Chiara Gasparrini per questa analisi)