Il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (Cara) di Mineo (Ct) è nuovamente sotto i riflettori, mentre l’Europa prova a trovare una soluzione comune all’aumentato afflusso di richiedenti asilo dal Medio Oriente e dall’Africa. Appena uscito da una visita al Cara, Matteo Salvini dichiara che solo due degli ospiti del Cara in questione hanno “diritto d’asilo immediato”.



Due ospiti su 3.042 al Cara di Mineo



Gli aggiornamenti riguardanti le nazionalità degli ospiti del Cara siciliano ci sono stati forniti dall’ufficio stampa del Ministero dell’Interno tramite una tabella Excel che condividiamo con i nostri lettori a questo link. Gli ospiti attualmente presenti sono un po’ meno del dato fornito da Salvini (2.974) ed effettivamente si conta appena un ospite ciascuno da Eritrea e Libia, e nessun siriano. La prima parte della dichiarazione di Salvini è quindi vera.



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Il “diritto d’asilo immediato”



Premettiamo che il diritto d’asilo immediato non esiste. L’asilo è un diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione e riguarda “lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana”, mentre lo status di rifugiato viene determinato sulla base del rischio individuale di subire (o dell’aver subito) atti di persecuzione. Nessuna nazionalità però riconosce un diritto d’asilo “immediato”. L’ufficio stampa del Ministero dell’Interno ha tenuto a precisare che per i cittadini siriani è previsto un esame prioritario”, ma che ciò non vuol dire che abbiano un diritto automatico diverso dalle altre nazionalità.



Quello che probabilmente intendeva dire il leader della Lega Nord è che queste nazionalità hanno una più alta recognition rate, ovvero una proporzione di riconoscimento dello status di rifugiato o di altro status di protezione internazionale. Come si può vedere nei dati Eurostat a livello europeo nel 1° trimestre 2015, il recognition rate era molto alto per siriani ed eritrei – rispettivamente il 94% e il 90% delle decisioni prese erano positive. I libici non figuravano tra le 30 principali nazionalità dei richiedenti asilo in Europa ma hanno una recognition rate più bassa, pari a circa il 54%. Tali dati sono sicuramente più alti di quelli delle nazioni principalmente rappresentate al centro di Mineo, con tassi di riconoscimento che si aggirano attorno a uno su tre (Nigeria: 27%, Gambia 38%, Mali: 28%).



Il verdetto



Salvini ha ragione nella prima parte della dichiarazione: solo due ospiti del Cara siciliano provengono da Eritrea, Libia o Siria. Non vige però un “diritto d’asilo immediato” per queste nazionalità, che hanno semplicemente tassi di riconoscimento delle loro richieste d’asilo più alte dei Paesi più rappresentati a Mineo. “Nì” per il leader della Lega.