Nonostante la Giunta e il Consiglio piemontese abbiano intrapreso sin dall’inizio di questa legislatura un percorso di razionalizzazione dei costi della politica, i numeri dicono che il costo totale per il loro funzionamento è notevolmente aumentato negli ultimi due anni.
E’ vero che a inizio legislatura è stato ridotto il numero di assessori da 14 a 12 e che una legge del dicembre 2011 ha abrogato il vitalizio a partire dalla prossima legislatura. Il 2 ottobre scorso è stata approvata la riduzione delle spese dei consiglieri e il giorno successivo la legge che ridurrà, dalla prossima legislatura, il numero dei consiglieri da 60 a 50 e a 11 quello degli assessori .
Tuttavia, uno studio pubblicato dalla UIL sui costi per il finanziamento dei Consigli e delle Giunte regionali ci fornisce un’immagine del tutto diversa. L’analisi, basata sui bilanci di previsione per gli anni 2010, 2011 e 2012 ci dice che il Piemonte è passato da una spesa di 64,900 milioni di euro a circa 74 nel 2011 e nel 2012. Un aumento del 14.3 % in due anni.
“Nì”!