L’attacco di una delle voci più rappresentative del Movimento 5 Stelle questa volta è orientato verso la spesa che la classe politica indirizza all’istruzione.



Alessandro Di Battista sostiene infatti che l’Italia spende solamente il 4,7% del proprio Pil per la scuola e l’università, contro una media Ocse del 6,3%. E’ evidente che il rappresentante dei 5 stelle si stia riferendo al report annuale dell’Ocse – Education at a Glance. Con l’edizione 2014 alla mano e utilizzando i dati 2011, possiamo andare a verificare quanto detto da Di Battista.






Come è riportato nel grafico a pagina 224, il nostro Paese è in pessime condizioni, quart’ultimo fra gli Stati presi in considerazione. Peggio di noi solo la Russia, l’Ungheria e la Slovacchia.



Scaricando i dati della visualizzazione grafica è possibile leggere in dettaglio i numeri: nel 2011 l’Italia spendeva il 4,6% del proprio Pil in istruzione pubblica, con una media Ocse del 6,07%. Una piccola imprecisione per Di Battista che comunque non cambia di molto la realtà dei fatti.



Per completezza d’informazione aggiungiamo che stiamo parlando di risorse sia pubbliche che private. Sono quindi, come Di Battista afferma, i soldi che l’Italia spende in toto per l’istruzione.



Concludiamo l’analisi con il dato Istat: l’istituto di statistica conferma le percentuali di Di Battista, leggermente più basse. Nella pubblicazione Noi Italia leggiamo che il nostro Paese investe il 4,2% del proprio Pil in istruzione e formazione. Anche qui non facciamo certo una bella figura, con una media Ue-27 del 5,3%.



Brutte notizie per l’Italia, buone per Di Battista: “Vero” al fact-checking di Pagella Politica.