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No, la “sinistra” non ha cancellato l’operazione “Strade sicure”

| 28 settembre 2023
La dichiarazione
«Torna l’operazione “Strade sicure”, cancellata in questi anni dalla sinistra»
Fonte: X | 27 settembre 2023
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sbaglia.
In breve
  • L’operazione “Strade sicure” è una missione di sorveglianza del territorio svolta dalle forze armate. È stata introdotta nel 2008 dal quarto governo Berlusconi. TWEET
  • L’operazione è stata prorogata varie volte nel corso degli anni. Il secondo governo Conte l’ha rinnovata fino al 31 dicembre 2022, riducendo i militari a disposizione. Questo non significa però che la missione sia stata cancellata. TWEET
  • Con la legge di Bilancio per il 2022 il governo Draghi ha prorogato l’operazione fino al 31 dicembre 2023 e il governo Meloni dovrà quindi decidere se rinnovarla ulteriormente per i prossimi anni. TWEET
Il 27 settembre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha scritto su X che il Consiglio dei ministri ha approvato il rafforzamento dei controlli nelle stazioni ferroviarie con «400 militari in più». Secondo il leader della Lega, grazie a questo provvedimento è tornata l’operazione “Strade sicure”, «cancellata in questi anni dalla sinistra».

Al momento il testo ufficiale della misura approvata dal governo non c’è. E il comunicato stampa pubblicato al termine del Consiglio dei ministri non ne fa menzione. Al di là della misura in sé celebrata da Salvini, non è vero che l’operazione “Strade sicure” era stata cancellata in passato.

Che cos’è l’operazione “Strade sicure”

L’operazione “Strade sicure” è un’iniziativa di vigilanza in cui sono impiegati militari delle forze armate per garantire la sicurezza in alcuni punti sensibili del territorio italiano, tra cui le strade e le stazioni ferroviarie, a sostegno delle forze di polizia. L’operazione “Strade sicure” è stata introdotta a maggio 2008 con un decreto-legge approvato dal quarto governo Berlusconi. All’epoca l’operazione era composta da 3 mila militari, doveva durare sei mesi e poteva essere rinnovata per al massimo altri sei. Come spiega un dossier della Camera, l’iniziativa è entrata in funzione a tutti gli effetti il 4 agosto 2008 dopo l’approvazione di un decreto interministeriale del Ministero dell’Interno e del Ministero della Difesa, e negli anni successivi è stata più volte prorogata dai governi successivi. 

Ma a che cosa fa riferimento Salvini quando dice che la «sinistra» avrebbe cancellato in questi anni l’operazione “Strade sicure”? Con tutta probabilità il leader della Lega ha fatto riferimento a quanto deciso dal secondo governo Conte, quello sostenuto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Liberi e Uguali. Con la legge di Bilancio per il 2021, approvata alla fine di dicembre 2020, il secondo governo Conte ha stabilito un’ulteriore proroga dell’operazione “Strade sicure” fino al 31 dicembre 2022, dunque per due anni. Allo stesso tempo, però, il governo aveva stabilito una progressiva riduzione dei militari destinati all’operazione: fino al 30 giugno 2021 sarebbero stati impiegati 7.050 militari, dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 6 mila, mentre dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022 5 mila. In passato questa decisione aveva già suscitato la protesta di Salvini e della Lega, ma non vuol dire comunque, come scrive ora il ministro su X, che l’operazione fosse stata cancellata.  

Alla fine di dicembre 2021, con la legge di Bilancio per il 2022 il governo Draghi ha prorogato (art. 1, comma 620) l’operazione “Strade sicure” fino al 31 dicembre 2023 mantenendo un contingente di 5 mila militari.

Le scelte del governo Meloni

Nel suo programma elettorale per le elezioni politiche a settembre 2022, la Lega ha proposto di aumentare di circa 2 mila unità l’operazione “Strade sicure”, per far tornare il contingente a 7 mila uomini. Nella legge di Bilancio per il 2023 il governo Meloni non è però intervenuto sull’operazione, il cui personale è rimasto dunque a 5 mila uomini e la sua scadenza è rimasta (art. 1, comma 1023) al 31 dicembre 2023, ossia alla fine di quest’anno. 

Il 4 agosto scorso il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha celebrato il quindicesimo anniversario dalla nascita dell’operazione strade sicure, ringraziando i militari impegnati nella missione. «Quindici anni di dedizione e presenza costante dello Stato al fianco dei cittadini: “Strade sicure” rappresenta un ulteriore contributo alla sicurezza del Paese e della collettività. Un ringraziamento speciale all’esercito, alle forze dell’ordine e alle forze armate che, nel corso degli anni, sono state impegnate in questa operazione tra la gente. La nostra Nazione è più sicura anche grazie al vostro impegno instancabile», si legge in un comunicato del Ministero della Difesa in occasione dell’anniversario. 

Ricapitolando: l’operazione “Strade sicure” non è stata cancellata dalla «sinistra» come sostenuto da Salvini, ma è stato solo ridotto il numero di militari a disposizione della missione. L’operazione è quindi in vigore a tutti gli effetti e spetterà al governo Meloni con la nuova legge di Bilancio per il 2024 decidere se prorogarla ulteriormente, vista la scadenza a fine anno.

Costi e risultati

Rinnovare l’operazione “Strade sicure” ha un costo. Per avere un’ordine di grandezza, nella legge di Bilancio per il 2022 i fondi previsti dal governo Draghi per finanziare l’operazione ammontavano a circa 149 milioni di euro nel 2022 e a circa 137 milioni nel 2023. Tra l’altro sul sito del Ministero della Difesa si legge che ad aprile 2022 l’operazione “Strade sicure” costituiva «l’impegno più oneroso della forza armata in termini di uomini, mezzi e materiali» per le «funzioni di agente di pubblica sicurezza».

Negli ultimi anni alcuni osservatori hanno messo in discussione l’utilità dell’operazione. «In questi 14 anni ci siamo assuefatti all’idea che, per garantire la presenza dello Stato, ci dovessero essere uomini e mezzi militari per le nostre strade», ha scritto ad aprile 2022 Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto Affari Internazionali, tra i principali centri studi sulle relazioni internazionali. Tra le altre cose Nones spiegava che «utilizzare le forze dell’ordine anziché i militari comporterebbe un forte risparmio» e che utilizzare i militari per compiti di semplice sorveglianza del territorio è uno spreco.

Il verdetto

Secondo Matteo Salvini con il governo Meloni è stata ripristinata l’operazione “Strade sicure”, che era stata cancellata negli ultimi anni dalla «sinistra». Abbiamo verificato e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sbaglia.  

L’operazione “Strade sicure” è una missione di sorveglianza del territorio svolta dalle forze armate, introdotta nel 2008 dal quarto governo Berlusconi. In seguito l’operazione è stata prorogata varie volte fino a oggi. 

Il secondo governo Conte ha prorogato l’operazione fino al 31 dicembre 2022, riducendo i militari a disposizione. Questo non significa però che la missione sia stata cancellata. Con la legge di Bilancio per il 2022 il governo Draghi ha poi prorogato l’operazione fino al 31 dicembre 2023 e il governo Meloni dovrà quindi decidere se rinnovarla ulteriormente per i prossimi anni.

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