L’Imposta Municipale Unica (Imu) sulla prima casa vale effettivamente 4 miliardi, più precisamente 4.029.181.410 euro, come dimostra questa tabella diffusa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 12 febbraio 2013, ormai verso la conclusione del mandato del governo Monti. I dati fanno riferimento all’anno 2012, ergo il dato riportato riguarda anche la questione della restituzione della stessa, proposta dal Pdl in campagna elettorale qualche giorno prima della diffusione dei dati in questione.







Tra le altre informazioni utili che si ricavano dalla tabella, si può notare come Roma da sola totalizzi un versamento di 565.361.194 euro sulla sola prima casa, mentre Milano si ferma a 139.666.791 euro. Per quanto riguarda la voce “altri immobili” – decisamente la più rilevante dell’intera imposizione – si arriva ad una cifra di 19.698.079.849 euro, circa cinque volte l’Imu sulla sola prima casa. In questo caso, a Milano si pagano 923.030.446 euro, con una media contributiva pari a 1349,01, mentre a Roma 1.553.777.769 euro, con una media contributiva di 1253,47 euro, leggermente inferiore, quindi, a quella della “seconda capitale” italiana.


Come si può leggere sulle analisi riportate in seguito dai giornali, il gettito totale ammonta esattamente a 23.727.261.259 euro, mentre i contribuenti effettivi sono 25,8 milioni, con una spesa a testa di 918 euro. Da segnalare come il gettito previsto dall’Imu fosse più basso di 1,2 miliardi rispetto a quello effettivamente incassato, secondo le stime del Dipartimento delle Finanze. Stando invece ad un altro documento del Dipartimento delle Finanze, la ripartizione del totale dei contribuenti in base alla fascia di versamento Imu (sull’abitazione principale) fornisce questi numeri: la maggior parte dei contribuenti si situa nella fascia inferiore ai 100 euro (il 36,04% del totale), mentre la fascia più redditizia è quella superiore ai 600 euro (con solo il 6,79% dei contribuenti che versano il 29,04% del gettito Imu).


Nonostante la rilevanza politica, è bene ricordare che il riferimento all’Imu non era presente nel discorso programmatico del premier Letta. Tra le analisi più interessanti, si rimanda a quella di Massimo Bordignon per Lavoce e di Andrea Moro su Noisefromamerika.


Il ministro Delrio riceve quindi un “Vero”.




(Si ringrazia Dario Sabbioni per questa analisi)