Durante la tappa senese del #tuttiacasa tour, Beppe Grillo si improvvisa professore di Storia Medievale (o Moderna, a seconda della periodizzazione storica). Nello specifico, vista la location, avvisa gli astanti – con i consueti toni eleganti a cui ci ha abituato – che, contrariamente al senso comune, il locale Monte dei Paschi non è la più antica banca al mondo; avrà ragione?






Come la stessa banca senese ci ricorda già a partire dal suo logo, Grillo non sbaglia ad affermare che il Monte dei Paschi sia stato fondato, per l’esattezza, nel 1472. Maggiori informazioni le possiamo trovare nella sezione “Cenni Storici” del sito della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, dove leggiamo che questo istituto “trova la sua origine nella diffusione, durante la seconda metà del ‘400, dei Monti di Pietà: istituzioni che si prefiggevano di combattere l’usura in un’epoca (quella del primo Rinascimento) nella quale le differenze di reddito e tenore di vita tra le classi sociali andavano notevolmente accentuandosi.In modo particolare, furono i Frati Minori Osservanti che si fecero promotori di queste iniziative, da loro concepite esclusivamente con finalità di beneficenza.In tale contesto nacque il Monte di Pietà senese, istituito per volere delle Magistrature repubblicane nel 1472, al di fuori di un qualsiasi intervento diretto o indiretto dei Minori Osservanti.”



Ma sarà vero che è il Banco San Giorgio di Genova ad essere ancora più vecchio? Se ci riferiamo all’anno della fondazione, parrebbe proprio di sì. Giuseppe Felloni, professore emerito dell’Università di Genova con una specializzazione in Storia Economica ha reso disponibile sul suo sito un testo che vuole dimostrare la “primogenitura” genovese nel credito. Nel libro in questione, intitolato “Genova e la storia della finanza: una serie di primati?”, a pagina 41, effettivamente leggiamo che “la Casa di San Giorgio di Genova è un’istituzione che non ha eguali per la sua natura poliedrica e per il ruolo svolto nella finanza: sorge (1407) come un consorzio di pubblici creditori a cui lo Stato cede un gran numero di imposte e quasi subito (1408) inizia un’attività bancaria che i flussi fiscali potenziano ulteriormente”. Un lavoro meritevole, quello di Felloni, che gli ha fatto guadagnare un intero articolo sul Financial Times, intitolato “The world’s first modern, public bank”.



In questa dichiarazione, però, Grillo omette una precisazione importante; non si capisce, infatti, se per “banca più vecchia del mondo”, egli intenda quella fondata per prima oppure quella più longeva. Come possiamo leggere nel sito de La Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio, il cui responsabile è il già menzionato Professor Felloni, l’omonimo banco, fondato nel 1407, ha cessato le sue attività nel 1805. L’attuale Banco di San Giorgio, come possiamo leggere in questo Prospetto Informativo relativo all’offerta in opzione agli azionisti, è stato costituito in data 31 ottobre 1987 in forma di società cooperativa a responsabilità limitata. In quest’altro avviso agli azionisti del Banco di San Giorgio, leggiamo inoltre che nel settembre del 2012 è stata approvata la fusione per incorporazione del “Banco di San Giorgio S.p.A” in “Banca Regionale Europea S.p.A”, società entrambi appartenenti al Gruppo Bancario Unione di Banche Italiane S.c.p.a.



Quindi, se Grillo non sbaglia nell’affermare che il Monte dei Paschi è stato fondato successivamente al primo Banco di San Giorgio, bisogna riconoscere che il titolo di maggiore longevità spetta invece all’istituto senese, attivo ininterrottamente dal 1472. Una svista, questa, che costa al portavoce dei 5 Stelle il gradino più alto del podio: “C’eri quasi”!