Il governatore Roberto Maroni, in occasione dell’inaugurazione del Salone del Mobile a Milano, ricorda l’impegno profuso dalla Regione Lombardia a favore delle iniziative imprenditoriali dei giovani, individuandone direttamente una prova concreta in un fondo per il design che sarebbe stato istituito dalla Regione stessa. Proprio così?



Effettivamente, la Regione Lombardia, ha approvato il “Programma integrato per il design e costituzione del ‘Fondo per il design'”. Si tratta di un intervento deliberato nella seduta della Giunta regionale del 20 marzo 2014 e pubblicato nel Bollettino Ufficiale del 25 marzo 2014 (inserendo la data appena citata nei criteri di ricerca si giunge facilmente al documento in questione, le cui pagine rilevanti vanno da pag. 16 a pag. 19). Specificamente, il piano si propone di: “promuovere i giovani designer attraverso la realizzazione della propria idea progettuale grazie alla collaborazione con un’impresa e attraverso una prima esperienza lavorativa; fornire ai designer emergenti un percorso agevolato per acquisire visibilità all’interno del loro settore e ottenere un riconoscimento pubblico, abbattendo quelle barriere che nelle fasi iniziali della carriera di un giovane designer sconosciuto possono ostacolare il successo di idee, pur se particolarmente brillanti; rendere più competitive le imprese attraverso l’acquisizione di idee originali di design per innovare i propri prodotti; agire verso il sistema produttivo locale delle imprese nel suo insieme, generando vantaggi competitivi derivanti dalla collaborazione con i creativi” (come riportato a pag. 18 del Bollettino summenzionato). Quanto ai destinatari dell’intervento, vengono espressamente individuati i seguenti requisiti: un’età inferiore ai 35 anni; un diploma o una laurea in corsi di laurea o corsi professionalizzanti post-diploma almeno triennali nell’ambito del design; la residenza in Lombardia o la frequenza di corsi di durata almeno triennale presso istituti o università lombarde; la mancata “firma” a proprio nome di design di prodotti commercializzati o in corso di commercializzazione.



Se Maroni fa dunque corretta menzione dell’iniziativa suddetta, altrettanto corretto è il riferimento al quantum citato dal governatore: la delibera costituisce il relativo fondo dotandolo di un importo complessivo pari a 660.000 euro (si veda, ancora, pag. 18 del Bollettino citato).



Un “Vero” su tutti i fronti per Roberto Maroni.