In un’intervista a La Stampa, Laura Boldrini torna a parlare di rifugiati e lancia l’allarme: sarebbe la prima volta, dai tempi della seconda guerra mondiale, che il numero di rifugiati ha superato quota 50 milioni. Un dato che purtroppo si rivela vero.
Secondo il rapporto Global Trends 2013 dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr), il numero di migranti forzati in tutto il mondo ha superato quota 50 milioni per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale. Alla fine del 2013 – riporta l’Unhcr – nel mondo si contavano 51,2 milioni di migranti forzati, in netto aumento rispetto ai 45,2 milioni dell’anno precedente.
Bisogna specificare, però, che tale cifra non riguarda soltanto i rifugiati, come lascia intendere il presidente della Camera. Come spiega l’Unhcr, i dati relativi alle migrazioni forzate riguardano tre gruppi diversi: i rifugiati, i richiedenti asilo e gli sfollati interni.
I rifugiati, secondo la definizione contenuta nella Convenzione di Ginevra del 1951, sono coloro che “temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui ha la cittadinanza, e non può o non vuole, a causa di tale timore, avvalersi della protezione di tale Paese”. Lo status di rifugiato viene riconosciuto in sede amministrativa tramite un’apposita commissione. Secondo l’Unhcr il numero relativo ai rifugiati ammonta a 16,7 milioni di persone a livello globale, il livello più elevato rilevato dall’organizzazione dal 2001.
A questi si aggiungono i richiedenti asilo, vale a dire coloro che temono persecuzioni e presentano una domanda per il riconoscimento dello status di rifugiato. Nel 2013 se ne contavano circa 1,1 milioni, con la Germania che è diventato il Paese con il più elevato numero di nuove domande di asilo.
Il gruppo più numeroso è tuttavia quello degli sfollati interni (“internally displaced”), ossia quelle persone che sono costrette ad abbandonare le loro case, ma che rimangono comunque all’interno del proprio Paese. Nel 2013 gli sfollati interni hanno raggiunto la cifra record di 33,3 milioni di persone, rappresentando l’incremento più elevato rispetto a ogni altro gruppo di cui si parla nel rapporto Global Trends.
Boldrini pertanto pecca d’imprecisione. I rifugiati in senso stretto sono “solo” 16,7 milioni. La dichiarazione invece sarebbe stata corretta se avesse parlato di “migranti forzati”, in modo da ricomprendere anche i richiedenti asilo e gli sfollati interni. L’errore costa caro al presidente della Camera – peraltro ex portavoce proprio dell’Unhcr: “Nì”.