Beppe Grillo non ha mai detto in modo netto, chiaro, conciso di voler uscire dall’euro. In più occasioni ha, tuttavia, lasciato intendere di valutarne la possibilità, esprimendosi in modo abbastanza esplicito a riguardo.



A differenza di altri politici, Grillo fa del web la sua forza. Risulta, perciò, facile “mappare”, principalmente sul suo sito web, l’andamento politico/economico delle sue opinioni a proposito della moneta unica.



In un post dell’aprile 2012 Grillo dice testualmente: “Se per rimanere nell’euro e pagare gli interessi sul debito alle banche, in prevalenza tedesche e francesi, dobbiamo uccidere l’economia del nostro Paese forse è il caso di fermarsi a riflettere. In particolare se il debito pubblico e lo spread aumentano comunque mentre veniamo strangolati. L’euro non può essere un tabù”. Allo stesso modo, nel novembre del 2012 apprendiamo che l’idea di uscire dall’Eurozona è solo un “piano B”: “Non so dove ci condurrà questo minuetto franco/tedesco con due ballerini, la Merkel e Sarkozy, sempre fuori tempo. L’impressione è che ci attenda un “rompete le righe”. E’ necessario preparare, fosse solo come alternativa probabile, un piano B per uscire dall’euro. Non arrivarci per necessità.” Una prospettiva che prende forma quasi un anno prima (novembre 2011) : “C’è sempre un’alternativa, un piano B. Dobbiamo considerare l’uscita dall’euro come possibile. Rimanere in mutande dopo una politica di lacrime e sangue con una lira deprezzata non mi sembra un grande obiettivo”.



Recentemente e frequentemente, Grillo ha affrontato la possibilità di un referendum online sull’euro, evidenziando vantaggi e svantaggi dell’euro, che sono stati già oggetto di valutazione di un referendum “euro si/euro no” sul blog del guru genovese. Sicuramente il leader del M5S è estremamente critico nei confronti della moneta unica, (“cappio al collo”) e ne ha ventilato più volte l’uscita ma senza schierarsi apertamente.



Grillo non si ferma però qui: come fattoci notare dai lettori, alcune dichiarazioni si spingono “oltre”. Nel video di byoblu (alias Claudio Messora, oggi coordinatore del gruppo di comunicazione M5S al senato) si dice testualmente (0:25) “ridiscuteremo Schengen, […] noi rivogliamo la nostra sovranità monetaria […] vogliamo una banca di stato qui. […] Ce l’hanno messa in quel posto quando siamo entrati nell’euro“. Inoltre in un altro video di inIzio 2012 il leader del M5S parla di riprendersi la lira “90 su 100” (min 3:58), ribadendo ancora in un altro intervento di maggio 2012 che “Non possiamo fare niente, non abbiamo la nostra moneta” (min. 3:38). L’insieme dei giudizi negativi sull’euro (21:50) – così come il considerare l’Italia “già fuori dall’euro” – sono un vero e proprio suggerimento, quasi un invito implicito all’uscita dalla moneta unica.



In sintesi, quindi, Grillo cosa dice? Seppure non si esprima mai in maniera univoca, parla, da un lato di “piano B”, in caso di spread alle stelle e enormi interessi da pagare (prospettiva che, a suo dire, parrebbe difficilmente evitabile), in cui l’uscita dall’euro deve essere un’alternativa possibile (valutata anche tramite referendum). Dall’altro esprime diversi giudizi espliciti e negativi sull’Euro rivelando in modo chiaro quantomeno le sue opinioni personali a riguardo. Noi di PP diciamo, quindi, Nì alla sua dichiarazione.