Quando Matteo Renzi parla di indice di natalità, potrebbe riferirsi in realtà a vari dati. Può, infatti, far riferimento al tasso di natalità (birth rate) o al tasso di fecondità totale (total fertility rate). Nel primo case si parla di un rapporto tra il numero dei nati in un dato periodo e la popolazione media, nel secondo del numero di figli per donna in età feconda.



In entrambi i casi useremo i dati del Cia Factbook. In relazione al tasso di natalità, l’Italia è al 212° posto su 224 Paesi, con un rapporto di 8,84. Dietro di noi vi sono altri Paesi europei (dell’Unione Europea) come Grecia, Austria, Slovenia e Germania.



Passando invece al total fertility rate, apprendiamo dalla classifica mondiale, che l’Italia risulta essere chiaramente nella parte bassa, al 205° posto su 231 Paesi, con un rapporto di 1,42.



Sarà vero, come dice Renzi, che l’Italia ha il tasso più basso in Europa? La risposta è no perché dietro al Belpaese troviamo Grecia, Slovacchia, Lettonia, Slovenia, Polonia, Romania, Lituania (considerando solo i Paesi dell’Unione Europea).



Insomma, in entrambe le classifiche l’Italia è sì nella parte bassa della graduatoria, ma certamente non è l’ultimo Paese europeo: “Pinocchio andante” per Renzi.