Tabacci, assessore al Bilancio del Comune di Milano e candidato per le primarie del centrosinistra, solleva tre punti esprimendosi sulle finanze pubbliche del capoluogo lombardo.



Il primo punto riguarda la chiusura in equilibrio del bilancio 2012, che trova conferma nei dati presentati il 19 ottobre dallo stesso assessore e dal sindaco, Giuliano Pisapia, nell’ambito del progetto “Bilancio Trasparente” (scaricabili qui). Benché non si tratti ancora del saldo definitivo, che sarà disponibile solo dopo la fine dell’anno in corso, le proiezioni aggiornate all’8 Ottobre prospettano ancora un pareggio di chiusura dei conti.



Il secondo punto fa invece riferimento all’operazione sui derivati, avviata nel 2005 dal sindaco Albertini e proseguita nel 2006 dalla Giunta Moratti con il coinvolgimento di istituti finanziari quali Ubs, Deutsche bank, Depfa bank e JP Morgan. L’accusa rivolta a queste ultime è di aver gravato sulle finanze del Comune per ben 100 milioni di euro di costi “impliciti” sulle operazioni di sottoscrizione di Interest rate swap e Credit default swap. La vicenda si è chiusa a febbraio di quest’anno con la firma da parte dello stesso Tabacci e del direttore generale del Comune di Milano, Davide Corritore, di un accordo, che ha reso possibile l’estinzione anticipata del derivato in essere sui tassi di interese, con l’emersione di un valore positivo (mark-to-market) favorevole per il Comune di Milano per un importo pari a 450 milioni di euro, di cui 40 disponbili immediatamente nelle casse comunali, e i restanti reinvestiti di BTp e depositi presso le stesse banche, in garanzia delle operazioni ancora in essere, e sui quali il Comune di Milano percepirà gli interessi nel corso dei prossimi anni. Dal punto di vista del Patto, tale accordo mette a disposizione del Comune un’immediata disponibilità di liquidità che permetterà a Milano di far meglio fronte ai limiti imposti dal Patto.



A proposito di quest’ultimo, chiudiamo l’analisi su Tabacci con riferimento a ciò che viene chiamato il Patto di Stabilità Interno “nazionale orizzontale”. Introdotto dal governo Monti nel 2012 a variazione del Psi precendente, questo prevede che i Comuni con un differenziale positivo rispetto all’obiettivo posto dal Psi per l’anno di riferimento, possano cedere spazi finanziari ai Comuni con saldo in negativo per effettuare pagamenti di residui passivi di parte capitale. Nel caso del Comune di Milano, la delibera n. 24 del 29 Giugno 2012, riconoscendo la possibilità offerta dal governo, attesta una previsione di un differenziale positivo pari a 30 milioni per il 2012. Tale importo potrebbe essere messo a disposizione di altri Comuni, in cambio della possibilità per il Comune di Milano di partecipare alla ripartizione dei 500 milioni di euro messi a disposizione dal governo a titolo di contributo, non conteggiato nel Psi, destinato ai Comuni cedenti. Ovviamente, come specificato nella delibera, è difficile sapere ora se il Patto sarà effettivamente rispettato nel 2012: tuttavia per il momento la veridicità dei dati fin qui verificati ci basta per decisamente promuovere Tabacci nella sua materia preferita!