Analizzando testo e video del discorso ufficiale di programma con il quale Letta ha chiesto la fiducia alla Camera, si evince che il Ministro agli Affari Regionali, Graziano Delrio, ha ragione: il Presidente del Consiglio allora in pectore non ha fatto riferimento alla restituzione della famigerata Imposta Municipale Unica, meglio conosciuta con l’acronimo Imu.


Il discorso di Letta, corposo e articolato, affronta diversi temi – lavoro, integrazione europea, crescita etc.; riportiamo qui di seguito la parte afferente alle questioni fiscali, dalla quale si deduce che la restituzione dell’Imu non è tra i punti in questione:  


Ecco perché la riduzione fiscale senza indebitamento sarà un obiettivo continuo e a tutto campo. Anzitutto, quindi, ridurre le tasse sul lavoro, in particolare su quello stabile e quello per i giovani neo assunti. Poi una politica fiscale della casa che limiti gli effetti recessivi in un settore strategico come quello dell’edilizia, con includere incentivi per ristrutturazioni ecologiche e affitti e mutui agevolati per giovani coppie. E poi bisogna superare l’attuale sistema di tassazione della prima casa: intanto con lo stop ai pagamenti di giugno per dare il tempo a governo e parlamento di elaborare insieme e applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti.


Letta ha manifestato la volontà di posticipare i pagamenti di giugno per concedere alle istituzioni il tempo necessario per trovare soluzioni alternative all’attuale disciplina della tassazione sulla prima casa; la riforma dell’Imu così come tratteggiata nel discorso in esame, tuttavia, non prevede la restituzione di quanto finora corrisposto dalle famiglie.


Il nuovo ministro Delrio debutta su Pagella Politica con un bel “Vero”.