Un “Vero” tanto facile quanto triste per il sindaco capitolino uscente. Il Consiglio comunale rdi Roma è infatti composto da 60 consiglieri, come previsto dall’art. 3 del relativo regolamento (ma si noti che il prossimo sarà composto da soli 48 consiglieri, secondo quanto disposto dalla legge finanziaria 2010). Di questi, solo tre sono donne: si tratta di Lavinia Mennuni (Pdl), Monica Cirinnà (Pd) e Maria Gemma Azuni (Gruppo Misto – Sel).
Eppure qualcosa si muove, e nel prossimo Consiglio la componente femminile dovrebbe essere ben più numerosa (anche perché fare di peggio è quasi impossibile). La legge n. 215 del 2012 ha infatti introdotto una serie di norme volte a “promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli e nelle Giunte degli enti locali”. Almeno un terzo dei candidati in ciascuna lista, ad esempio, deve essere composto dal “sesso meno rappresentato” (cioè donne). Si introduce, inoltre, la doppia preferenza di genere, vale a dire la possibilità di esprimere due preferenze, purché siano per candidati di sesso diverso (art. 2, comma 1, lettera d).
Vedremo se la prossima assemblea capitolina avrà una rappresentanza femminile più alta del misero 5% attuale. Per il momento, “Vero” per Alemanno.