In una rivisitazione del classico “L’Italia quest’anno ha contributo all’Europa di più di quanto abbia ricevuto indietro” (pronunciato sostanzialmente uguale da Berlusconi, Grillo e Renzi), Giorgia Meloni moltiplica per 10 il ragionamento e fa due conti sul differenziale tra entrate e uscite nei flussi finanziari Italia-Ue.



Per verificare i suoi numeri usiamo i documenti sui flussi finanziari pubblicati dal MEF (qui quelli relativi agli anni 1999-2005 e qui quelli per il periodo dal 2006 al 2013). Abbiamo raccolto tutti i dati in questo Excel e ottenuto il grafica che riportiamo in basso.



La somma dei versamenti nel periodo 2004-2013, inteso come il totale delle risorse proprie, è lievemente inferiore a quella citata da Meloni (151 miliardi). Stessa storia per la somma delle entrate (96 miliardi). Il differenziale, però, è identico a quello sottinteso dalla leader di Fdi-An: abbiamo versato nelle casse dell’Unione Europea 55 miliardi di euro in più di quanti non ce ne siano tornati indietro.



Fondi ben spesi? Fondi buttati al vento? Lasciamo che siano i lettori a decidere. Intanto diamo un “C’eri quasi” a Meloni, che sbaglia leggermente i dati ma non il concetto di fondo.