Matteo Renzi, in occasione del Forum internazionale di Florens 2012 (Biennale Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali), si sofferma sul tema della cultura. Il sindaco fornisce, secondo il suo tipico incedere, un dato numerico che attesta la scarsa attenzione da parte dello Stato per tale ambito: “Negli ultimi dieci anni l’investimento statale in cultura è diminuito del 30%”.



Secondo i dati dell’Eurostat, nel 2001 l’investimento statale nel settore della cultura ammontava a 10.835 milioni di euro; come riporta l’Ansa. Un ulteriore studio dell’Eurostat (6 aprile 2013), sostiene che tale valore è sceso nel 2011 a 8.723 milioni di euro, registrando dunque, in valori assoluti, un calo pari al 19,49%.



Nell’ultimo decennio questa voce della spesa pubblica si è notevolmente ridotta, come si può facilmente constatare dalle cifre. Ragion per cui l’affermazione di Matteo Renzi è corretta ai fini del suo ragionamento, in quanto il calo in questione è effettivo. Tuttavia, commette un errore nel quantificarlo: riteniamo di poter dire che “ci è andato fin troppo pesante”, visto che siamo in presenza di un calo del 20% (quasi) e non del 30%. “C’eri quasi”!



Si ringraziano Giuseppe Andrea Bacille, Gianluigi dell’Orco, Luca De Marco, Giuliano Martino e Andrea Totò per l’analisi – corso di laurea magistrale in Mass Media e Politica, Scuola di Scienze Politiche “Roberto Ruffilli”, Università di Bologna