Se Napolitano debba o meno imporre la cancellazione del Porcellum è una valutazione politica, che lasciamo ai nostri lettori. Concentriamoci invece sul voto avvenuto alla Camera dove, secondo Grillo, soltanto il M5S e un deputato del Pd hanno votato per l’abolizione dell’odiato Porcellum.



Ricapitoliamo brevemente. A fine maggio i due maggiori partiti al governo raggiungono un’intesa sulla mozione per le Riforme che, in un arco temporale di diciotto mesi, prevede il raggiungimento di diversi obiettivi: revisione della forma di governo, superamento del bicameralismo, riduzione del numero dei parlamentari e, infine, riforma della legge elettorale. Su questa, però, per dirla con il Segretario del Pd, “non c’è ancora accordo”.



Ciò ha spinto l’onorevole Roberto Giachetti, democratico di area renziana, a proporre una mozione che mirava al ritorno della legge elettorale precedente, il cosiddetto Mattarellum. Nonostante diverse richieste di rimozione sia da parte del Presidente del Consiglio che del capogruppo Pd alla Camera, Giachetti ha mantenuto la sua iniziativa giungendo infine al voto: la mozione è stata bocciata con 415 voti contrari e 139 favorevoli. Grazie ad OpenParlamento possiamo vedere che il leader pentastellato non ha detto propriamente il vero. Senza dubbio il M5S ha votato compatto a favore della mozione Giachetti, insieme allo stesso Giachetti -effettivamente l’unico all’interno della compagine democratica. Non è però corretto affermare che questi siano i soli voti favorevoli: anche Sel, infatti, ha espresso in maniera unitaria il supporto a questa mozione, insieme a due deputati di Scelta Civica ed uno del Pdl.



L’intento di Grillo in questo caso sembra chiaro: far passare il M5S come l’unico vero oppositore dell’attuale legge elettorale. La dichiarazione, quindi, risulta corretta, ma solo in parte: “Nì”!