Beppe Grillo attacca Berlusconi citando alcuni dati che confermerebbero la scarsa salute del suo gruppo, avrà ragione il leader pentastellato?



Innanzitutto, vediamo se Grillo cita correttamente i dati sulla trimestrale, il cosiddetto “Quarter 1”. Essendo quotata in Borsa, la società presenta online i dati contabili di interesse per gli investitori, per questo motivo possiamo facilmente affermare che quanto detto da Grillo è corretto (si veda pag. 2 del report trimestriale). Quando si parla di “perdite” o “guadagni” ci si riferisce di norma, per i principi contabili internazionali (IFRS), a quello che viene chiamato “risultato netto”, o “net results”, cioè ai ricavi al netto di tutti i costi operativi, gli ammortamenti, gli oneri finanziari e straordinari e la tassazione. Il “net results” sul Q1 2014 è proprio di -12,5 milioni di euro, a fronte di un + 8.9 milioni sullo stesso periodo nel 2013. Grillo si dimostra quindi preparato.



Continuando nella dichiarazione, il leader del M5S cita Publitalia, associando correttamente la situazione critica di Mediaset al ruolo negativo della sua attività pubblicitaria. Ebbene, nello stesso report leggiamo (pag.4) “As was expected, advertising revenues in the first quarter of the year continued to show slightly negative growth […]”.



Infine, il leader MS5 parla di Mondadori (che però si occupa di editoria e non pubblicità/televisioni), controllata dal Gruppo Fininvest, la holding di Berlusconi a cui fa capo anche Mediaset. Poichè quotata in borsa, troviamo online la fonte che conferma che Grillo riporta correttamente i risultati negativi per il 2013, testimoniando la situazione dell’editoria italiana.



Tutto “Vero” per Beppe Grillo.