Come in altre università italiane, anche nella Piemonte Orientale gli importi delle tasse pagate dagli studenti si differenziano in base a:
· la modalità di iscrizione dello studente (se a tempo pieno o a tempo parziale) che dipende dal numero massimo di crediti che si possono inserire nel carico didattico;
· la condizione economica (valutata in base all’ISEE): allo studente viene assegnato un livello di contribuzione a seconda del valore dell’ISEE;
· la Facoltà a cui lo studente è iscritto.
Indubbiamente, per quanto riguarda la contribuzione studentesca, l’Amedeo Avogadro presenta un passato virtuoso. Secondo quanto riportato nella Relazione Previsionale e Programmatica 2011-2013 (pagina 17), l’importo medio delle tasse e dei contributi per studenti è passato dai 1.155 euro del 2005/2006 ai 1.105 dell’ a.a. 2007/2008 (una diminuzione dello 0,3 percento).
Cota, però, fa riferimento all’attualità. Avrà ragione? Di sicuro questo è quanto afferma il prorettore professor Cesare Emanuel: “Nonostante i pesanti sacrifici che dovremo in ogni caso fare, non ci è sembrato giusto gravare ulteriormente le famiglie con l’aumento delle tasse universitarie”. Come si legge nel sito dell’Università, le tasse per l’a.a. 2012/2013 variano da un minimo di 347,62 euro (per gli studenti di Economia ed Impresa, Studi Umanistici Scienze e Innovazione Tecnologica, Giurisprudenza, Scienze Politiche Economiche e Sociali che rientrano nella prima fascia di reddito) ad un massimo di 1.727,62 euro (per chi frequenta la Scuola di Medicina o studia Scienze del Farmaco e rientra nell’ultima fascia di reddito). La Piemonte Orientale – per comprensibili ragioni – non mette più a disposizione l’importo relativo allo scorso anno accademico, ma abbiamo ovviato a questa mancanza utilizzando i dati rilevati dal Miur, secondo i quali, nessuno studente iscritto all’a.a. 2010/2011 a corsi di laurea, corsi di laurea magistrale e corsi del vecchio ordinamento ha pagato più di 1.700 euro. E come si legge in questo articolo, anche nel 2011/2012, la Piemonte Orientale aveva scelto di non aumentare le tasse*.
Veniamo ora alla prima parte della dichiarazione. Nuovamente, il rettore dell’Ateneo conferma quanto detto da Cota, il quale, nel discorso inaugurale dell’anno accademico 2012/2013, ha affermato che i conti ormai sono in ordine, sono stati estinti debiti pregressi e il conto consuntivo del 2012 è in pareggio, così come il bilancio di previsione del 2013. Quanto affermato dal rettore e da Cota, pare corrispondere alla realtà dei fatti: come si legge a pagina 19 del Bilancio di Previsione per l’esercizio 2012, l’Avogadro avrebbe maturato un avanzo libero di amministrazione pari a circa 3 milioni e mezzo di euro.
Questa volta Cota ha fatto bene i compiti a casa: “Vero”!
*Purtroppo la sezione dati statistici del Miur non consente l’accesso diretto alla pagina; per consultare i dati qui utilizzati, pregasi seguire il seguente percorso: Contribuzione ed Interventi Atenei 2011 –> Vercelli – Università degli Studi del Piemonte Orientale –> Tabella B –> Tutte le modalità: DISTINTE