I paragoni tra parlamento italiano e reparto geriatrico di un ospedale non si sono mai sprecati nella storia della satira e del giornalismo del Belpaese. Sarà vero, come dice Grillo, che il suo Tsunami a cinque stelle abbia davvero abbassato l’eta media dei nostri parlamentari? 


Partiamo dalla realtà italiana e ci facciamo aiutare dal rapporto della Coldiretti i cui risultati sono stati ripresi da molti mezzi d’informazione sia nazionali, come Internazionale e Repubblica, sia internazionali, come Bloomberg. Come si può vedere sintetizzato nel grafico qui sotto, effettivamente Grillo ha ragione sul “parlamento più giovane dell’intera storia della Repubblica”: i nostri nuovi deputati hanno, in media, 45 anni, mentre i senatori ne hanno 53; considerati nel loro complesso i parlamentari italiani hanno un’eta media di 48 anni. Grillo azzecca anche il paragone con la scorsa legislatura: nel 2008 l’età media dei deputati era pari a 54 anni, mentre quella dei senatori era pari a 57.


 



 

 

Passiamo ora alla dimensione internazionale di quest’analisi. Grillo in questa dichiarazione parla di Paesi occidentali, un campione decisamente impegnativo. Cominciamo la nostra analisi consultando il Global Parliamentary Report dell’Inter-Parliamentary Union che analizza solo macro-aree geografiche. L’età media dei parlamentari italiani risulta, effettivamente, inferiore a quella europea e delle due Americhe. Ma non solo, gli onorevoli e i senatori italiani sono più giovani anche rispetto alla media dei Paesi arabi, dell’Africa e della Regione Asia-Pacifico. 

 


 

Cerchiamo, però, adesso di scendere un po’ più nel dettaglio. Non si capisce veramente bene con che cosa Grillo voglia paragonare il parlamento italiano: l’Unione Europea? L’occidente? Noi abbiamo selezionato un campione di dodici stati (Usa, Canada, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia) che abbiamo messo a confronto con l’Italia. Per rigore analitico, abbiamo scelto di preferire, quando possibile, i dati ufficiali presi direttamente dai portali dei parlamenti nazionali o da altre fonti ufficiali; questo ci ha permesso di allargare leggermente il campione preso in esame dalla Coldiretti. Quando ciò non è stato possibile, abbiamo ovviato alla mancanza di dati calcolando manualmente l’età media dei parlamentari all’inizio della rispettiva legislatura sulla base del loro anno di nascita o tramite i dati della Inter-Parliamentary Union. Purtroppo i dati da noi elaborati non sono completi: mancano all’appello 20 senatori spagnoli che non hanno indicato il loro anno di nascita; inoltre sottolineiamo che il Bundesrat (Consiglio Federale, che per facilità di lettura abbiamo qui paragonato con i Senati). Infine ricordiamo che la Danimarca, la Norvegia, la Svezia e la Finlandia, diversamente dalle altre realtà nazionali qui in esame, presentano un sistema parlamentare unicamerale. I dati sono sintetizzati nel grafico sottostante.  

 




Come si vede, il nostro parlamento risulta effettivamente tra i più giovani, ma non il più giovane in assoluto: i parlamentari belgi hanno un’età media di 47 anni, quelli danesi di 44, quelli norvegesi e svedesi di 48. Anche prendendo in considerazione le due Camere la situazione non cambia; riescono a far meglio di noi i Paesi Bassi alla Camera (44 anni contro i 45 italiani) e il Belgio al Senato (49 anni contro i 53 italiani). 

 

Un’ultimissima precisazione: Grillo definisce quello della scorsa legislatura “uno dei parlamenti più vecchi d’Europa”; non si tratta di un’affermazione errata, ma invitiamo i nostri lettori a paragonare i 55 anni di media italiani, con i 61 francesi ed inglesi.

 

Una dichiarazione fondamentalmente corretta ma impostata in maniera un po’ confusionaria e con qualche sbavatura qua e là. Con la precisazione che, allargando il campione attraverso l’inclusione del resto dell’Ue e di quei Paesi che possono essere considerati occidentali, anche i risultati potrebbero cambiare, Pagella Politica premia Beppe Grillo con un “C’eri quasi”!

 

Relativamente alle fonti utilizzate:

Canada: Camera e Senato – Usa – Spagna: Camera e Senato (calcolati manualmente su dati IPU) – Francia: Camera e Senato – Germania: Bundestag e Bundesrat (calcolato manualmente) – Paesi Bassi: Camera e Senato (calcolati entrambi manualmente) – Belgio: Camera e Senato (calcolati manualmente su dati IPU) – Regno Unito: House of Commons e House of Lords – Danimarca – Norvegia, Svezia e Finlandia (calcolati manualmente su dati IPU).