In campagna elettorale Grillo invitava i furlàn a guardare oltre i confini regionali (e nazionali) verso la Slovenia e l’Austria. Ma è davvero così rapido far partire un’azienda in questi Paesi?


La Banca Mondiale, nello stilare il “Doing Business Index”, utilizza tra gli indicatori anche il tempo richiesto per aprire un’azienda. Come si può leggere nella metodologia, questo indicatore rappresenta la mediana tra i giorni indicati dagli esperti per completare tutte le procedure richieste per aprire un’azienda.


Nel rapporto 2013 del Doing Business Index, l’Italia – seppur al 73esimo posto nella classifica complessiva per “facilità di fare impresa” – non sfigura relativamente al suddetto indicatore. Sarebbero, infatti, appena 6 i giorni richiesti per aprire un’azienda nel Belpaese, pur con una notevole variazione interna: dai 6 giorni richiesti a Milano ai 16 di Napoli. E come se la cavano i Paesi confinanti? In Slovenia sono necessari 6 giorni, mentre le procedure richiederebbero ben 25 giorni in Austria.



Certo, si può discutere sulla significatività di questo indicatore – anche se viene largamente utilizzato soprattutto per fare comparazioni tra Paesi, proprio come quella che fa Grillo – e soprattutto si può sottolineare che complessivamente l’Italia se la cava proprio male: effettivamente occupa la penultima posizione tra i Paesi Ocse, con circa quaranta posizioni di distacco dalle confinanti Austria e Slovenia. Qui è, inoltre, molto più economico aprire un’impresa: i costi rappresentano infatti rispettivamente lo 0.0% e 4,9% del reddito pro capite, a fronte di un costo pari al 16,5% in Italia. Servono anche molti più giorni per allacciare un magazzino nuovo alla rete elettrica (155 giorni in Italia, 38 in Slovenia, 23 in Austria) e le imprese devono patire un sistema giudiziario lento anche se, in questo caso, i 1.210 giorni richiesti per risolvere un contenzioso in Italia sono meno dei 1.290 richiesti in Slovenia (più rapido il sistema in Austria che richiede 397 giorni in media).


Sembrerebbe, però, che per Grillo l’erba del vicino è sempre e comunque più verde. Ma almeno su questo tema in particolare, “lì” non sembrano cavarsela molto meglio che “qui”. Anzi, in Italia si impiega lo stesso tempo richiesto in Slovenia per aprire un’azienda e molto meno che in Austria.


Numeri in libertà per Grillo, che si guadagna una “Panzana pazzesca”.