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Letta sbaglia: le scuole hanno chiuso in tutti i grandi Paesi europei

| 21 gennaio 2022
La dichiarazione
«Tutti i grandi Paesi europei hanno tenuto la scuola aperta, anche negli ultimi due anni»
Fonte: Radio Immagina | 20 gennaio 2022
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Il segretario del Pd si merita un “Pinocchio andante”.
In breve
  • Dall’inizio della pandemia alla fine di ottobre 2021, Italia e Germania hanno tenuto chiuse, o parzialmente aperte, le scuole più o meno per lo stesso numero di settimane. TWEET
  • Meno chiusure sono state invece introdotte nel Regno Unito, e ancora di meno in Francia e Spagna. TWEET
Il 20 gennaio, ospite su Radio Immagina, il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha difeso (min. 22:30) la decisione del governo di mantenere le lezioni in presenza a scuola, nonostante il forte aumento dei contagi di coronavirus. Secondo Letta, «è importante ribadire e ricordarsi» che negli ultimi due anni «tutti i grandi Paesi europei» – dalla Francia alla Germania – non hanno chiuso le scuole. Lì «la scuola è sempre stata aperta», ha aggiunto il segretario del Pd, salvo provvedimenti di quarantene isolati.

Abbiamo verificato e Letta sbaglia. A causa della pandemia, il nostro Paese non è stato l’unico a limitare la didattica in presenza, anche se è stato tra quelli che hanno chiuso di più le scuole.

– Leggi anche: Invalsi: cosa dicono davvero i dati sulla scuola

Chi ha chiuso di più

Per verificare che cosa hanno fatto gli altri grandi Paesi europei sulla gestione delle scuole, prendiamo in considerazione il database dell’Unesco, l’agenzia delle Nazioni unite che si occupa di cultura ed educazione [1]. Qui, dall’inizio della pandemia, sono stati raccolti i periodi di chiusura e apertura, anche parziale, degli istituti scolastici in decine di Paesi del mondo. Con “aperture parziali” i dati Unesco fanno riferimento a chiusure localizzate in alcune regioni o valide solo per specifici gradi di istruzione, con un misto tra la didattica in presenza e quella a distanza.

Italia e Germania in testa

Secondo le rilevazioni dell’Unesco, alla fine di ottobre 2021 l’Italia aveva chiuso le scuole per circa 13 settimane, lasciandole parzialmente aperte per circa 24 settimane (Grafico 1). Le chiusure generalizzate per tutti i gradi di istruzione (colore viola nel grafico) si sono concentrate durante la prima ondata, quindi a partire dalla primavera 2020. Durante la seconda ondata, nell’autunno 2020, le chiusure hanno riguardato perlopiù le scuole superiori, mentre le scuole elementari e medie sono rimaste in presenza (fatta eccezione per le regioni finite in colore rosso, dove le seconde e terze medie hanno fatto la didattica a distanza).
Grafico 1. Periodi di chiusura e apertura delle scuole in Italia – Fonte: Unesco
Grafico 1. Periodi di chiusura e apertura delle scuole in Italia – Fonte: Unesco
I dati della Germania sono abbastanza in linea con quelli italiani. Da inizio pandemia a fine ottobre scorso, nel Paese guidato all’epoca dalla cancelliera Angela Merkel le scuole sono rimaste chiuse per circa 14 settimane, rimanendo parzialmente aperte per poco meno di 24 settimane (Grafico 2). A differenza dell’Italia, in Germania le chiusure generalizzate si sono concentrate soprattutto nell’inverno tra il 2020 e il 2021. Di recente, a dicembre scorso le scuole tedesche hanno chiuso di nuovo in alcune aree del Paese, a causa della nuova ondata che ha colpito soprattutto le fasce più giovani della popolazione.
Grafico 2. Periodi di chiusura e apertura delle scuole in Germania – Fonte: Unesco
Grafico 2. Periodi di chiusura e apertura delle scuole in Germania – Fonte: Unesco

Francia e Spagna hanno chiuso meno

Secondo le rilevazioni dell’Unesco, Francia e Spagna hanno invece tenuto le scuole meno chiuse rispetto a Italia e Germania. A ottobre scorso, la Francia aveva tenuto le scuole chiuse per meno di sette settimane e parzialmente aperte per meno di cinque settimane; la Spagna le aveva tenute chiuse per dieci settimane e parzialmente aperte per cinque (Grafico 3).
Grafico 3. Periodi di chiusura e apertura delle scuole in Spagna e Francia – Fonte: Unesco
Grafico 3. Periodi di chiusura e apertura delle scuole in Spagna e Francia – Fonte: Unesco

Anche il Regno Unito ha chiuso

I numeri sono invece stati più alti nel Regno Unito. Tra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord, le scuole britanniche sono rimaste chiuse per quasi 16 settimane (in particolare nella primavera 2020 e nell’inverno 2020-2021), mentre sono rimaste parzialmente chiuse per circa 11 settimane (Grafico 4).
Grafico 4. Periodi di chiusura e apertura delle scuole nel Regno Unito – Fonte: Unesco
Grafico 4. Periodi di chiusura e apertura delle scuole nel Regno Unito – Fonte: Unesco
Prima di concludere, sottolineiamo che questi confronti tra grandi Paesi europei vanno presi con la dovuta cautela. Come hanno dimostrato il caso delle regioni italiane, o quello degli Stati federali tedeschi, le regole su aperture e chiusure delle scuole sono spesso cambiate a livello locale, rendendo complicata una comparazione puntuale tra singole nazioni.

Il verdetto

Secondo Enrico Letta, negli ultimi due anni «tutti i grandi Paesi europei», dalla Francia alla Germania, «hanno tenuto la scuola aperta». Abbiamo verificato che cosa dicono le rilevazioni più aggiornate dell’Unesco e il segretario del Pd ha torto.

Dall’inizio della pandemia alla fine di ottobre 2021, Italia e Germania avevano tenuto chiuse, o parzialmente aperte, le scuole più o meno per lo stesso numero di settimane. Meno chiusure sono state invece introdotte nel Regno Unito, e ancora di meno in Francia e Spagna.

Tra i cinque grandi Paesi europei, l’Italia è stata tra quelli che hanno introdotto misure più rigide a livello scolastico. Ma anche gli altri Stati hanno seguito questa linea, chi in maniera simile, chi in maniera minore.

In conclusione, Letta si merita un “Pinocchio andante”.

Note

[1] Selezionare i singoli Paesi dal menù a tendina “Country”.

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