Appena nominato nuovo ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni passa per la graticola di Lucia Annunziata ed enuncia la sua visione di politica estera, affrontando i temi più spinosi. Tra questi, la Russia, le sanzioni occidentali nei suoi confronti e le azioni di Mosca in Ucraina.
L’andamento del rublo negli ultimi quattro mesi
Gentiloni afferma chiaramente come la divisa russa si sia rapidamente svalutata sin dall’introduzione delle sanzioni economiche da parte di Stati Uniti ed Unione Europea (oggetto di aspre polemiche da parte di vari esponenti delle opposizioni parlamentari, da Salvini a Di Battista) . Incominciamo innanzitutto a verificare se, dal 6 marzo di quest’anno (data in cui gli Usa hanno deciso di punire le azioni militari di Mosca, seguiti dall’Ue il 17 dello stesso mese) alla data della dichiarazione di Gentiloni (9 novembre) il rublo si sia veramente svalutato così tanto.
Nel periodo di tempo di riferimento il cambio rublo/euro è passato da 50,1 rubli per euro a 58,2 – la valuta russa si sarebbe svalutata del 16,3%, specialmente negli ultimi mesi. Un trend chiaramente visibile, anche se non così notevole come indicato dal ministro.
A cosa è dovuta la svalutazione
L’Economist, in un lungo editoriale dedicato all’economia russa, spiega come l’andamento del rublo sia legato direttamente all’andamento del prezzo del petrolio: più questo si abbassa, più si deprezza la valuta di Mosca, come nel caso attuale (il petrolio e prodotti derivati rappresentano il 54% del totale delle esportazioni russe).
Inoltre – spiega lo stesso articolo – la situazione economica russa è andata indebolendosi da ben prima che cominciasse a diminuire il prezzo del petrolio, e prima ancora che si avviassero le operazioni militari di Mosca nei confronti dell’Ucraina, elemento scatenante delle sanzioni. Anche a questo, in realtà, sarebbe dovuta la svalutazione progressiva della moneta russa, la cui caduta, secondo un articolo di Newsrepublic, è andata accelerando da quando sono state introdotte le sanzioni.
Insomma, l’unica cosa sicura è che l’economia russa sta attraversando una progressiva fase di indebolimento, accentuata recentemente dal peso delle sanzioni, e che questo ha probabilmente degli effetti sulla valuta assieme al calo del prezzo del petrolio, anche se i dati del Fondo Monetario Internazionale sembrano dipingere uno scenario meno fosco di quello vaticinato dall’Economist.
Gentiloni ha ragione su una cosa: il rublo si è fortemente svalutato in questi ultimi mesi, anche se è impossibile al momento tracciare una casualità diretta con le sanzioni occidentali. Si sbaglia però sull’entità della svalutazione, anche perché non dà modo di comprendere a quale periodo temporale faccia riferimento. “Nì”.