Il governatore del Partito Democratico loda i risultati ottenuti sul fronte occupazionale nel Lazio e a Roma. Ma come stanno effettivamente le cose? Che pagella dare a Zingaretti?



Un po’ di numeri



Lo scorso 15 gennaio Unioncamere (l’Unione italiana delle Camere di Commercio) ha pubblicato l’ultimo aggiornamento sul saldo dell’occupazione nel primo trimestre del 2015. Trattasi chiaramente di previsioni ma i dati sarebbero positivi, qualora venissero confermati. Un +8.400 posti di lavoro in Italia, con 209.700 persone pronte per essere assunte dal sistema produttivo, a fronte di 201.300 uscite previste. A trainare fortemente il dato sono la Lombardia e Milano (soprattutto grazie a Expo 2015), con un saldo attivo previsto di 9.300 posti di lavoro.



e al Centro come si sta?



A pagina 5 del comunicato stampa vediamo come effettivamente il saldo positivo per la Regione Lazio sia di 2.100 occupati, secondo miglior risultato nel Belpaese, proprio dietro alla Lombardia, capolista in Italia. Subito dietro Emilia-Romagna (+1.950 posti) e il Piemonte (+1.550 occupati). Particolarmente in rosso, il Trentino-Alto Adige (-2.200 posti) e la Puglia (-1.140 occupati). Sempre nel comunicato stampa si legge a pagina 2: Al Centro, la regione trainante si conferma il Lazio, che, in controtendenza rispetto a tutte le altre “compagne” di ripartizione, risulta pronta a creare 2.100 nuovi posti di lavoro, con Roma che da sola supera, con un saldo attivo di 2.500 unità, il dato medio regionale”.



Verdetto finale






Insomma, nulla da ridire al presidente Zingaretti, sia il Lazio che Roma sono in forte crescita per quanto riguarda l’occupazione, almeno nelle previsioni del primo trimestre del 2015.