Pagella Politica non ha ancora la capacità di predire il futuro; in attesa di specializzarci anche in questa abilità, limitamo la nostra attenzione analitica alla prima parte della dichiarazione.
Sono ormai passati quattro anni da quando il rottamatore Renzi venne eletto sindaco di Firenze. Come indica l’Osservatorio Rifiuti dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR), nel 2009 la percentuale di raccolta differenziata del capoluogo toscano corrispondeva a quanto affermato da Renzi (per l’esattezza, 36,49%). Questi numeri vengono confermati anche dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale nella sua Edizione 2009 del Rapporto Rifiuti Urbani, in cui si legge, a pagina 29, che la percentuale di raccolta differenziata era pari al 36,3% (i dati, in questo caso, si riferiscono al 2008). Renzi sarà davvero riuscito nella conclamata impresa? I dati, riferibili purtroppo solo al 2011, dimostrano un innegabile trend positivo: in quell’anno l’ARRR ha infatti certificato una percentuale di raccolta differenziata pari al 40,07%.
Tuttavia, risulta difficile credere che nel giro di un anno Renzi sia riuscito ad incrementare la percentuale di ben dieci punti. Ad una puntuale analisi della situazione relativa ai rifiuti, all’inizio del suo mandato, il sindaco di Firenze fa seguire qualcosa che ha tanto il tono della sparata, anche se corregge un po’ il tiro subito precisando che a quel livello ancora non ci si è arrivati e che c’è tempo fino a fine mandato. Tale prudenza lo salva da un giudizio totalemente negativo: un “Nì” per il rottamatore!
P.S.: per accedere al database dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse è necessario registrarsi gratuitamente al sito dell’ARRR.