Vero: abbiamo scovato una serie di dati interessanti in una presentazione del Prof. Pier Alberto Bertazzi, Ordinario di Medicina del Lavoro presso l’Università di Milano. I dati indicano un deciso calo in diverse categorie di inquinanti. Le concentrazioni di biossido di zolfo (SO2) sono state quasi azzerate, grazie ai miglioramenti tecnologici di caldaie e impianti termici. Per il biossido di azoto (NO2) il calo è stato meno marcato ma pur sempre notevole: l’introduzione della marmitta catalitica sui motori a benzina, unita al rinnovo del parco circolante con veicoli meno inquinanti e al miglioramento delle tecnologie degli impianti termici, hanno portato ad un dimezzamento delle emissioni rispetto a vent’anni fa. Discorso simile per le concentrazioni di monossido di carbonio (CO), diminuite negli ultimi vent’anni del 75%. Leggermente diversa la situazione in ordine alle concentrazioni delle cosiddette polveri sottili. Tra la fine degli anni settanta e la fine degli anni novanta si sono registrate diminuzioni significative – da una media mensile di 250µg/m3 a 50µg/m3. Tuttavia, nell’ultimo decennio le emissioni di polveri sottili sono rimaste costanti o in leggero aumento, a fronte di un limite normativo di 40 µg/m3. Dobbiamo anche osservare che i dati e l’analisi si riferiscono soltanto alla città di Milano e non all’intera Lombardia. Tuttavia, considerando che i trend dipendono più da miglioramenti tecnologici e normative nazionali che da particolari politiche comunali, possiamo supporre che i dati per la Lombardia abbiano seguito un andamento analogo.
«L’Italia, tra l’altro, non è certo al primo posto tra i suicidi [in carcere] in Europa, anzi è verso gli ultimi» (min. 16:20)
15 aprile 2025
Fonte:
Zapping – Radio 1