Lombardia: motore economico d’Italia? A giudicare dalle dichiarazioni dei politici lombardi, sembrerebbe proprio di sì. Prima di Pisapia si sono cimentati in confronti e proporzioni più o meno azzeccate anche Formigoni ed Ambrosoli. Proprio quest’ultimo ha fatto un confronto identico a quello che il sindaco di Milano fa durante la trasmissione “In Onda”.
Utilizziamo i dati Istat sui conti economici regionali, rilasciati il 23 novembre 2012, per valutare la veridicità di questa dichiarazione.
Come si può vedere nel documento pubblicato dall’Istat, il Pil della Lombardia nel 2011 era poco sopra i 302 miliardi di euro, a fronte di un Pil italiano di circa 1.426 miliardi di euro. Facendo una rapida proporzione, ne consegue che il Pil lombardo è pari a circa il 21,2% di quello italiano. Un dato non lontano da quel “quarto” citato da Pisapia, ma arrotondabile più correttamente a circa un quinto dell’economia italiana. Da segnalare che la Lombardia produce quasi il doppio della seconda economia regionale d’Italia – il Lazio – e più delle dieci più piccole (Liguria, Marche, Friuli, Trentino Alto Adige, Sardegna, Calabria, Abruzzo, Umbria, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta) messe assieme.
Reduce dalla campagna elettorale per le presidenza della Regione Lombardia, Pisapia come Ambrosoli, finisce per esagerare il peso del Pil lombardo nell’economia italiana; per questo motivo non può che ricevere lo stesso gidizio: “C’eri quasi”.