La dichiarazione di Maroni è facilmente verificabile: basta consultare le statistiche pubblicate dall’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati (Anbsc), l’ente che dal 2010 è responsabile della loro gestione e riuso. Gli ultimi dati, aggiornati al novembre 2012, riportano che il numero totale di aziende e beni immobili (come i terreni, gli alloggi e i fabbricati) confiscati definitivamente alle mafie ammonta a ben 12670. Come sono sparsi in Italia? Ecco una mappa:
Fonte: ANBSC e Agenzia del Demanio
La stragrande maggioranza – il 43% per essere esatti – di tutti i beni confiscati si trova in Sicilia, seguita da Campania (14,8%) e Calabria (14%). La Lombardia è quarta e spicca tra le Regioni del nord, ospitando ben il 9% dei beni, superando di poco la Puglia.
La Lombardia è uno centri più critici della simbiosi tra economia legale e crimine organizzato, e l’enorme quantità di beni confiscati nella Regione lo esemplifica. Maroni ha sottovalutato la situazione, ma solo di poco: “C’eri quasi”.
(Si ringrazia Stefano Gurciullo di Quattrogatti.info per questa analisi)