Matteo Renzi, ospite di Fabio Fazio, difende la Fiat gestione Marchionne. I suoi numeri sono corretti?
Ci affidiamo ai dati divulgati dall’Oica, l’organizzazione fondata nel 1919 e con sede a Parigi che raggruppa 38 associazioni nazionali di case automobilistiche, tra cui quelle dei venti principali Paesi produttori. Le loro statistiche si fermano al 2012 ma sono sufficienti per verificare i numeri del Presidente del Consiglio.
Con l’acquisizione della Chrysler, la Fiat (più correttamente, il gruppo Fiat Chrysler Automobiles) ha effettivamente fatto un balzo nelle classifiche di produttori mondiali che la vedevano fuori dalla Top 10. Aggiungiamo che la posizione del gruppo cambia a seconda che si considerano tutti i veicoli o le sole auto. Sia Fiat che Chrysler, infatti, producono molti veicoli commerciali leggeri e pesanti (pick-up, furgoncini e furgoni). Se si contano tutti i veicoli, le due società nel 2012 hanno prodotto insieme circa 4,5 milioni di unità, collocandosi al 7° posto complessivo tra le giapponesi Nissan e Honda. Meno della metà (2,2 milioni circa), invece, le sole auto prodotte da Fca che in questa particolare classifica scivolerebbe all’undicesimo posto. Poichè, tutto sommato, Renzi parla solo di “produttore” – senza specificare il tipo di veicoli – gliela possiamo dare per buona.
Nessun dubbio invece sul fatto che Fca sia il terzo produttore tra le case automobilistiche “americane”, dopo General Motors (9,3 milioni di veicoli) e Ford (5,6) anche se, vista l’arzigogolata distribuzione di sedi, è forse difficile attribuire una nazionalità al gruppo.
Renzi passa con successo il test-drive: “Vero”.