Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio, è alle prese con la difficile situazione del bilancio regionale. “Abbiamo ridato vita a un morto”, dice Zingaretti, “perché quando la Corte dei Conti nel 2012 ha scritto il Lazio è da 10 anni in uno stato di insolvenza finanziaria, qualsiasi azienda avrebbe portato i libri in tribunale”. Il riferimento è alla relazione orale della Corte dei Conti sul Rendiconto Generale della Regione Lazio – Esercizio Finanziario 2012, pubblicato a fine 2013 (e non 2012 come sostiene Zingaretti, per quanto il rapporto sia riferito a quell’anno). Vediamo cosa dice la Corte.
Riduzione dei trasferimenti
La Corte dei Conti concede che il quadro generale non è proprio dei migliori:
“L’indebolimento del quadro macroeconomico generale, registratosi nel corso dell’anno 2012, ha comportato l’approvazione di un insieme di manovre nazionali che, senza alterare i saldi di finanza pubblica, hanno previsto una diversa allocazione delle risorse e, conseguentemente, hanno comportato la riduzione dei trasferimenti statali alle Regioni. L’indicata situazione di stretta finanziaria ha messo in ulteriore tensione la tenuta degli equilibri del bilancio della Regione Lazio, che già versava in una strutturale crisi di liquidità”.
Incapacità programmatoria
E tuttavia la Regione ci mette del suo:
“Nel bilancio preventivo 2012 della Regione Lazio, la capacità di entrata (cioè le riscossioni complessive rapportate agli stanziamenti finali di cassa) e la capacità di spesa (cioè i pagamenti totali rispetto agli stanziamenti finali di cassa) fanno emergere, rispetto alle previsioni assestate, percentuali di scostamento patologiche, che testimoniano una incapacità programmatoria dell’Ente”.
I risultati
“I dati contabili dell’esercizio finanziario 2012 evidenziano una situazione di preoccupante deterioramento dei conti, con valori negativi per tutti o quasi i saldi fondamentali di bilancio. La gestione di competenza dell’esercizio 2012 non ha garantito l’osservanza del principio dell’equilibrio del bilancio”, con un disavanzo effettivo di oltre 13 miliardi secondo la Corte.
La tabella qui a lato riporta infatti il risultato di amministrazione della Regione degli ultimi 4 anni, al netto delle economie vincolate (spese che il Lazio si è già impegnata a sostenere ma che non rientrano nel bilancio corrente per questioni di competenza finanziaria) e di residui passivi perenti (debiti cancellati all’interno del bilancio ma ancora esigibili in termini legali).
La conclusione non lascia presagire nulla di buono: “la Regione Lazio si trova da almeno un decennio in stabili condizioni di insolvenza finanziaria”.
Zingaretti dunque ricorda bene, e per quanto le casse del Lazio non possano far sorridere almeno potrà consolarsi con un nostro “Vero”.