Ecco Pierferdinando Casini in una delle sue rare dichiarazioni verificabili da Pagella Politica (rare, perché poche sono le dichiarazioni del leader dell’Udc ch ecorrispondono ai nostri parametri di verificabilita’). Casini sottolinea quello che molti hanno fatto notare nel momento in cui Nichi Vendola e Sel hanno deciso di scendere in campo per le primarie, trasformando così un’affare di partito (il Pd appunto) in un evento di interesse per l’intera sinistra. A Casini & Company sorgono dubbi preventivi sull’effettiva coesione di un tale network di alleanze, derivanti dalla paura di avere una maggioranza traballante qualora la sinistra (alleata con il centro?) vincesse le elezioni. Tali preoccupazioni non sono del tutto infondate: su molti temi infatti Pd e Sel hanno mostrato posizioni differenti. Ad esempio, i parlamentari Pd sono a favore della riforma del lavoro, mentre i deputati di Sel ne hanno gia’ chiesto l’abrogazione. Riguardo ai matrimoni gay, Sel e alcuni membri del Pd, sono non solo favorevoli ma anche attivi nel portare avanti l’istanza, mentre una parte del Pd tra cui Rosy Bindi  ha espresso posizioni contrarie. Sel e alcuni esponenti Pd supportano il movimento NOTAV, mentre buona parte del Pd (con in testa Bersani, Letta e il sindaco di Torino Fassino) sono assolutamente pro. Rispetto all’argomento “Governo Monti”, una buona parte del Pd (tra cui Bersani e Letta) sostiene l’importanza di continuare sulla linea di credibilita’ segnata dal Professore, mentre Vendola e’ di opinione contraria (“Monti e’ peggio di Berlusconi“).
In generale, su questi e altri temi, le posizioni non sono totalmente allineate, il che sicuramente rendera’ la leadership di un eventuale governo di centrosinistra più difficile per Bersani (non per questo impossibile). In ogni caso, Casini non mente, “Vero”!