Roberto Maroni continua la sua campagna contro la redistribuzione su base regionale dei richiedenti asilo giunti in Italia. Dopo aver esasperato la portata di questo fenomeno in Lombardia ed essersi sentito rinfacciare da Renzi che la proposta originale di ripartizione dei migranti tra regioni risale proprio al periodo in cui era ministro dell’Interno, il governatore leghista non demorde e torna alla carica con altre statistiche. Ci avrà preso stavolta?
Oltre un quinto
Secondo i dati Istat sulla popolazione straniera, al 1° gennaio 2014 vivevano in Lombardia circa 1,1 milioni di immigrati regolari, su un totale italiano di 4,9. Nella regione governata da Maroni risiede quindi più di un quinto degli immigrati regolari presenti in Italia. Questo numero è quindi preciso; per completezza ricordiamo che la Lombardia rappresenta circa il 16% della popolazione complessiva, nonchè il 22% del Pil del nostro Paese.
In cerca di lavoro
Anche se non crediamo che la frase “molti dei quali in cerca di lavoro” sia verificabile tramite fact-checking, vi presentiamo comunque qualche dato riguardante il contesto di riferimento.
Il rapporto Caritas-Migrantes 2015 indica che sono 556.025 gli immigrati occupati in Lombardia. Nel rapporto 2014 dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim – composto dalla Regione, Eupolis e Ismu) troviamo qualche dato aggiuntivo, seppur limitato. Secondo il rapporto Orim, infatti, i dati sui tassi di occupazione e disoccupazione sono disponibili solo a livello ripartizionale (Nord-Ovest/Nord-Est, ecc.) e non regionale “in ragione di limiti di rappresentatività del campione d’indagine” a livello regionale. Usando la ripartizione Nord-Ovest come proxy (visto che due terzi degli stranieri in quest’area vivono in Lombardia), il rapporto Orim evidenzia che, mentre fino al 2008 il tasso di occupazione degli stranieri era più alto di quello degli italiani, i due dati si sono invertiti con la crisi. Allo stesso tempo il tasso di disoccupazione nel 2013 era circa il doppio per gli immigrati rispetto agli italiani residenti. Dal momento che la definizione di disoccupato usata dall’Istat considera la ricerca attiva di lavoro (oppure la disponibilità a lavorare nel frattempo se il lavoro inizia nei prossimi tre mesi), è appropriato dire che molti immigrati nel Nord-Ovest sono in ricerca di lavoro.
Il verdetto
Maroni ha ragione: oltre un quinto degli immigrati regolari presenti in Italia risiedono in Lombardia. E’ difficile verificare con precisione il fatto che “molti” siano in cerca di lavoro, tuttavia dai dati che abbiamo presentato risulta che nel 2013 il tasso di disoccupazione nella ripartizione nord-occidentale tra gli stranieri era al 18,3%. E’ vero quindi che anche molti stranieri, almeno in quella zona, sono in cerca di lavoro.