Come leggiamo nella specifica pagina del sito ufficiale, la riunione del Consiglio Europeo, presieduta dal presidente Herman Van Rompuy, si è svolta a Bruxelles il 27 ed il 28 giugno ed è stata incentrata sulla politica economica e, in particolare, su alcune questioni principali:



  • valutazione degli sforzi per favorire la competitività, l’occupazione e la crescita, con un accento particolare sulle iniziative per promuovere l’occupazione giovanile e il finanziamento dell’economia;

  • progressi nel completamento dell’unione economica e monetaria dell’Ue.



Il focus su questa tematica viene ripreso, e confermato, anche nel sito del governo Italiano, dove leggiamo che esso “ha posto l’accento sulla realtà drammatica della disoccupazione giovanile”. La prima parte della dichiarazione risulta quindi corretta.



Veniamo ora alla seconda e decisamente la più importante. La sezione Notizie del sito del governo conferma quanto detto da Letta a partire dal titolo: “Dal Consiglio Ue 1,5 miliardi di euro per il lavoro in Italia”. Nel complesso gli stanziamenti stabiliti dal Consiglio Europeo per l’occupazione giovanile passano da 6 a 9 miliardi di euro. Ci rendiamo conto, tuttavia, che utilizzare il sito del governo come fonte a riprova della dichiarazione di Letta è come chiedere alla volpe se ha ammazzato la gallina. Alla ricerca di fonti ufficiali, ci siamo imbattuti in questo articolo de IlSole24Ore che, oltre a riportare le dichiarazioni del nostro Presidente del Consiglio, calcola la quota di fondi destinati all’Italia per la lotta alla disoccupazione: esattamente 1,5 miliardi. In questo comunicato stampa rilasciato da Herman Van Rompuy il 3 luglio scorso in occasione della conferenza di Berlino sull’occupazione giovanile, troviamo una prima imprecisione dei media italiani: i fondi comunitari dedicati alla lotta alla disoccupazione sarebbero infatti stati innalzati da 6 ad 8 miliardi, e non 9, come invece riportato. Il documento di riferimento, in questo caso, sono le conclusioni del meeting del Consiglio Europeo dello scorso giugno: scorrendo le 14 pagine, però, non troviamo alcun riferimento specifico alla quota di fondi destinati all’Italia.



Al momento non siamo riusciti a rintracciare maggiori informazioni nemmeno nel sito ufficiale del Quadro Finanziario Pluriennale. In attesa di maggiori dettagli al riguardo, non possiamo quindi che attenerci a quanto in nostro possesso e classificare con un “Vera” questa dichiarazione; invitiamo, in ogni caso, i nostri lettori a fornirci dati più precisi qualora ve ne fossero.