Nicola Zingaretti annuncia trionfalmente di aver eliminato otto direzioni regionali e che questo sia stato il primo provvedimento della nuova Giunta regionale: sarà vero? Solo parzialmente: è vero, infatti, che la deliberazione n. 53 del 22 marzo 2013, recante all’art. 7 modifiche all’art. 20 del Regolamento regionale n. 1 del 6 settembre 2002, è stata adottata nel corso della prima seduta della Giunta regionale, ma è falso che essa sia stata il primo provvedimento della Giunta medesima, poichè è stata preceduta, nel corso della stessa seduta, perlomeno dalle delibere n. 51 e 52, come è possibile verificare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 25, pubblicato in data 26 marzo 2013.
Come è possibile verificare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 26 – Supplemento 1, pubblicato in data 28 marzo 2013, ricordiamo come la modifica al regolamento regionale preveda, appunto, la riduzione da 20 a 12 delle Direzioni regionali, valida a decorrere dal 10 aprile 2013. Alle lettere a) e b) dell’art. 7 si può leggere l’elenco delle nuove Direzioni regionali:
1) Direzione regionale “Risorse umane e sistemi informativi”
2) Direzione regionale “Territorio, urbanistica, mobilità e rifiuti”
3) Direzione regionale “Infrastrutture, ambiente e politiche abitative”
4) Direzione regionale “Agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca”
5) Direzione regionale “Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio”
6) Direzione regionale “Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto allo studio”
7) Direzione regionale “Cultura, sport e politiche giovanili”
8) Direzione regionale “Lavoro”
9) Direzione regionale “Attività produttive”
10) Direzione regionale “Politiche sociali e integrazione”
11) Direzione regionale “Salute e integrazione sociosanitaria”
12) Direzione regionale “Centrale acquisti”
La nuova ripartizione ha trovato spazio nel nuovo Regolamento regionale n.2, rispettivamente alla lettera b) dell’art. 17 (Capo I, Titolo III). Zingaretti porta quindi a casa un ambiguo “C’eri quasi”, considerando che i due provvedimenti precedenti alla delberazione in questione sono due nomine di personale e che quindi, tutto sommato, questo è il primo vero provvedimento politico preso dal nuova amministrazione laziale.