Spodestata dal ruolo di commissario alla Sanità della regione Lazio, e in attesa di perdere definitivamente anche il titolo di governatrice, Renata Polverini rivendica i risultati della sua gestione nel campo della sanità.


Il disavanzo sanitario della regione è da anni il più grande d’Italia, rappresentando una fetta che si aggira intorno al 40-50% dell’intero disavanzo sanitario delle regioni italiane. Tuttavia, negli ultimi anni ha registrato un netto miglioramento, come si evince dal rapporto della Corte dei Conti del 25 luglio (p.354). Ma saranno giusti i numeri riportati dalla Polverini?


Il dato di partenza è un po’ impreciso: il deficit ereditato da Marrazzo è quello relativo all’anno 2009, poiché la giunta Polverini si è insediata nel marzo 2010, ed in ogni caso era pari a circa 1,4 miliardi. In realtà il numero citato dalla Polverini non è proprio inventato di sana pianta, ma è probabile che si riferisca al risultato d’esercizio al lordo della mobilità interregionale, che effettivamente è circa 1,46 mld ed approssimabile a 1,5. Impreciso ma sostanzialmente vero, quindi, il primo dato della Polverini.


Per quanto riguarda la situazione attuale, è troppo presto per sapere se effettivamente il 2012 si chiuderà con i 610 milioni di disavanzo stimati dalla Polverini. E’ vero che i ministeri dell’Economia e della Salute hanno fissato un tetto attorno ai 600 milioni per il Lazio, ma nell’ultima riunione di verifica del Piano di Rientro del Lazio, tenutasi a fine luglio (quando la Polverini era  ancora commissario alla sanità regionale) il Ministero della Salute ha denunciato la presenza di “elementi di rischio emersi dalla gestione 2011 e non quantificati dalla Regione”. E proprio dopo quella riunione La Repubblica rilevava che il disavanzo continuava a scendere, ma si sarebbe comunque attestato intorno ai 683 milioni.


Anche se effettivamente si raggiungesse un deficit di “soli” 610 milioni alla fine dell’anno, il disavanzo pro capite per i cittadini laziali passerebbe dai -247 euro del 2009 (come evidenziato dal rapporto della Corte dei Conti) a circa -105 euro del 2012 (che si ottiene dividendo 610 milioni per la popolazione del Lazio – circa 5,8 milioni di persone). Ogni cittadino risparmierebbe dunque 142 euro – una cifra notevole, ma sicuramente non pari ai 199 euro declamati dalla Polverini. Ancora minore sarebbe il risparmio, inoltre, se il disavanzo dovesse raggiungere i 680 milioni citati dalla Repubblica.


L’andamento del disavanzo nel Lazio è stato positivo, ma i numeri della Polverini sono un po’ gonfiati – a scopi elettorali? chissà – e non meritano più di un “Nì”!