Il 17 settembre, durante la festa di Sinistra Italiana a Barletta, il segretario del partito Nicola Fratoianni ha dichiarato (min. 43:20) che se l’Italia portasse le proprie spese militari a un valore pari al 2 per cento del Pil (un obiettivo concordato con la Nato), dovrebbe spendere «13 miliardi di euro in più ogni anno» rispetto a quanto spende oggi.
Fratoianni ha ribadito la contrarietà di Sinistra Italia sia a raggiungere questo livello di spesa sia a dilazionare il suo raggiungimento lungo l’arco di più anni. A marzo 2022 i partiti che sostenevano il governo Draghi, di cui Sinistra Italiana era all’opposizione, hanno infatti trovato il compromesso di raggiungere l’obiettivo del 2 per cento entro il 2028.
Numeri alla mano, abbiamo verificato se la cifra indicata dal segretario di Sinistra Italiana è corretta oppure no.
Fratoianni ha ribadito la contrarietà di Sinistra Italia sia a raggiungere questo livello di spesa sia a dilazionare il suo raggiungimento lungo l’arco di più anni. A marzo 2022 i partiti che sostenevano il governo Draghi, di cui Sinistra Italiana era all’opposizione, hanno infatti trovato il compromesso di raggiungere l’obiettivo del 2 per cento entro il 2028.
Numeri alla mano, abbiamo verificato se la cifra indicata dal segretario di Sinistra Italiana è corretta oppure no.