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No, Fontana non ha aumentato i voti dove il Covid ha «colpito di più»

| 15 febbraio 2023
La dichiarazione
«Fontana ha cresciuto i suoi voti nei posti in cui il Covid ha colpito di più»
Fonte: L’aria che tira – La7 | 14 febbraio 2023
ANSA
ANSA
Verdetto sintetico
L’affermazione del leader di Azione non è supportata dai numeri.
In breve
  • Abbiamo cercato di capire se esiste una relazione tra l’aumento delle percentuali di voto prese da Fontana alle elezioni regionali rispetto a quelle del 2018 e l’eccesso di mortalità registrato dai comuni lombardi nel 2020. TWEET
  • Tra le due variabili non esiste nessuna relazione statisticamente significativa, ossia non c’è nessun legame tra i voti presi da Fontana e l’impatto della pandemia. TWEET
  • In alcuni comuni particolarmente colpiti dalla Covid-19 le percentuali di voto di Fontana sono cresciute, ma in valori assoluti il candidato del centrodestra ha perso molti voti. TWEET
Il 14 febbraio, ospite a L’aria che tira su La7, il leader di Azione Carlo Calenda ha commentato i risultati delle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia, vinte dalla coalizione di centrodestra. Tra le altre cose Calenda ha ammesso di aver fatto un «giudizio errato» nel supportare la candidatura dell’ex assessora al Welfare Letizia Moratti per la sua gestione della pandemia di Covid-19. A sostegno di questa affermazione Calenda ha detto (min. 1:31) che il presidente uscente e neoeletto Attilio Fontana ha aumentato il numero dei suoi voti proprio dove la Covid-19 «ha colpito di più».

Abbiamo verificato e l’affermazione del leader di Azione non è supportata dai numeri.

Quale metodologia abbiamo usato

Per verificare se è vero che «Fontana ha cresciuto i suoi voti nei posti in cui il Covid ha colpito di più» abbiamo confrontato due statistiche. 

Da un lato abbiamo analizzato, comune per comune, le percentuali di voto prese da Fontana alle elezioni regionali del 12-13 febbraio 2023 per capire quanto sono aumentate rispetto alle elezioni regionali del 2018.

Dall’altro lato, per quantificare l’impatto della Covid-19, abbiamo analizzato i dati Istat sul cosiddetto “eccesso di mortalità” registrato nei comuni lombardi nel 2020, ossia il primo anno di pandemia. Con “eccesso di mortalità” si fa riferimento al numero di morti in più registrato nel 2020 rispetto alla media registrata tra il 2015 e il 2019. Come abbiamo spiegato in passato, le zone più colpite dalla pandemia di Covid-19 sono quelle che hanno avuto un eccesso di mortalità maggiore. Questo indicatore consente di tenere in considerazione anche i morti causati dalla pandemia ma non diagnosticati, per esempio per la carenza di test, che non sono conteggiati nelle statistiche ufficiali dei decessi da Covid-19. Nel 2020, per esempio, le regioni del Sud Italia hanno avuto un eccesso di mortalità molto più basso delle regioni del Nord, vista la minore circolazione del virus. Varie zone della Lombardia, prima regione a essere colpita dalla pandemia, hanno avuto tra gli eccessi di mortalità più alti di tutto il Paese.

Covid-19 e consenso: nessuna relazione

Se si mettono in relazione i dati sulle percentuali di voto prese da Fontana alle elezioni regionali del 2023 e del 2018, e i dati sull’eccesso di mortalità nei comuni lombardi, non si trova nessuna relazione statisticamente significativa tra le due variabili. Tradotto in parole semplici: eventuali aumenti in percentuale dei voti presi da Fontana in alcuni comuni non sono legati all’intensità della pandemia di Covid-19.

Facciamo un esempio concreto, prendendo tre comuni particolarmente colpiti dalla pandemia. A Nembro, il 12 e 13 febbraio Fontana ha preso il 58 per cento dei voti contro il 54,2 per cento del 2018, ad Albino il 59,6 per cento contro il 53,4 per cento, e a Codogno il 56,3 per cento contro il 51,9 per cento. Sulla base di questi esempi e di altri casi simili sembra intuitivo sostenere che ci possa essere un legame tra l’impatto della pandemia e un aumento dei consensi per Fontana. In realtà, come abbiamo anticipato, non è così. Non c’è nessuna correlazione tra i dati sull’eccesso di mortalità nel 2020 in tutti i comuni lombardi e un aumento delle percentuali di voto di Fontana. Il Grafico 1 aiuta a capire meglio quello che stiamo spiegando.
Grafico 1. Relazione tra l’aumento dei consensi per Fontana in valore percentuale e l’impatto della Covid-19, considerato l’eccesso di mortalità in Lombardia nel 2020 – Fonte: Elaborazioni di Lorenzo Ruffino su dati del Ministero dell’Interno e di Istat
Grafico 1. Relazione tra l’aumento dei consensi per Fontana in valore percentuale e l’impatto della Covid-19, considerato l’eccesso di mortalità in Lombardia nel 2020 – Fonte: Elaborazioni di Lorenzo Ruffino su dati del Ministero dell’Interno e di Istat
I puntini nel grafico rappresentano i comuni lombardi: più sono grandi, più hanno elettori. Se ci fosse un relazione tra l’aumento del consenso di Fontana e l’impatto della pandemia, i puntini si distribuirebbero intorno a una retta più pendente. Ma non è così. Entrando un po’ più nei dettagli, questo avviene perché il “coefficiente di determinazione R²” tra le due variabili (l’aumento del consenso di Fontana e l’impatto della Covid-19) è pari a 0,002. A livello scientifico si ritiene che due variabili hanno un legame debole quando questo indice è pari ad almeno 0,1. In questo caso la relazione è assente. 

Ricapitolando: è sbagliato sostenere che Fontana abbia aumentato i propri consensi nelle zone più colpite dalla pandemia. Aneddoticamente questa dichiarazione potrebbe essere vera, ma statisticamente non lo è.

I voti persi da Fontana

Tra l’altro gli aumenti di consenso registrati da Fontana sono stati in termini percentuali. Se si guardano i voti in valori assoluti, il candidato del centrodestra ne ha persi, non aumentati.

Riprendiamo i tre comuni citati in precedenza: a Codogno il 12 e 13 febbraio il candidato del centrodestra ha preso 2.659 voti, nel 2018 erano stati 4.395, ad Albino 4.033 contro 5.856, e a Nembro 2.856 contro 3.834. Discorso simile si può fare per molti altri comuni lombardi.

In valori assoluti Fontana ha perso oltre un milione di voti tra le elezioni regionali del 2018 e quelle del 2023. Al voto in Lombardia ha partecipato il 41,7 per cento degli elettori: cinque anni fa l’affluenza era stata del 73,1 per cento.

Il verdetto

Secondo Carlo Calenda, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana «ha cresciuto i suoi voti nei posti in cui il Covid ha colpito di più». Abbiamo verificato e la dichiarazione del leader di Azione non è supportata dai numeri.

Abbiamo cercato di capire se esiste una correlazione tra l’aumento delle percentuali di voto prese da Fontana alle elezioni regionali rispetto a quelle del 2018 e l’eccesso di mortalità registrato dai comuni lombardi nel 2020. Tra le due variabili non esiste nessuna relazione statisticamente significativa, ossia non c’è nessun legame tra i voti presi da Fontana e l’impatto della pandemia.

In alcuni comuni particolarmente colpiti dalla Covid-19 le percentuali di voto di Fontana sono cresciute, ma in valori assoluti il candidato del centrodestra ha perso molti voti.

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