Le elezioni europee sono dietro l’angolo e Beppe Grillo, cavalcando l’onda dell’euroscetticismo, sostiene che senza moneta unica la situazione economica sarebbe migliore.
E’ vero che dei 28 Paesi membri dell’Unione Europea solo 18 aderiscono attualmente all’Unione Economica e Monetaria, ma sarà altrettanto vero che i restanti 10 sono i più ricchi dell’Ue? In una parola: No.
Innanzitutto presumiamo che per “più ricchi” Grillo intenda in termini pro capite, visto che stiamo confrontando Paesi molto divergenti in termini di popolazione totale, dalla minuscola Malta alla grande Germania. Nel grafico in basso riportiamo i dati Eurostat sul Pil pro capite nei 28 Paesi membri sia a prezzi correnti che a parità di potere d’acquisto (PPA), cioè aggiustato per il diverso costo della vita nei vari Paesi dell’Unione. Il risultato è molto chiaro: nel grafico vediamo in blu il Pil pro capite (celeste per i Paesi non euro), in arancione quello in termini PPA (giallo i Paesi non euro). Ebbene, i Paesi extra-euro non si collocano in cima alla classifica, anzi.
Danimarca e Svezia si collocano rispettivamente al secondo e terzo posto per ricchezza pro capite nell’Ue, ma non in termini PPA, dove vengono scavalcati da Austria, Paesi Bassi e Irlanda. I due Paesi scandinavi sono inoltre gli unici due Paesi non membri dell’Eurozona a collocarsi nella top10. Fatta eccezione del Regno Unito (11° posto), le altre economie extra-euro si collocano nella seconda metà della classifica. Sono extra-euro 6 dei 10 Paesi più poveri dell’Unione (e di questi cinque sono gli ultimi in assoluto: Croazia, Polonia, Ungheria, Romania e Bulgaria).
Due dei Paesi più ricchi dell’Ue non hanno adottato la moneta unica ma non sono i più ricchi in assoluto (soprattutto in termini PPA): questo fa guadagnare un “Nì” a Beppe Grillo.