Durante il convegno “La Repubblica delle Idee” di cui Matteo Renzi è stato ospite, il nostro Premier coglie l’occasione per porre l’attenzione sul sempre minore peso (in termini economici) dei singoli Paesi europei rispetto ai Paesi emergenti in crescita. Sulla nostra piattaforma di fact-checking europeo (FactCheckEU), avevamo già avuto modo di verificare una dichiarazione simile di Jean-Claude Juncker, il quale sosteneva che tra 30 anni nessun Paese europeo sarà abbastanza grande da essere annoverato tra le economie del G7.



Ma passiamo al dato specifico fornito nella più ‘modesta’ dichiarazione di Renzi. E’ vero che nel 1° trimestre del 2014 i dati Ocse indicano la crescita in Germania allo 0,8%. Non solo. E’ vero anche – ahinoi – che siamo messi ancora peggio (-0,1). Per quanto riguarda il paragone che attua con “gli altri Paesi del mondo”, in realtà vediamo che il trimestre non è stato particolarmente brillante per nessuna economia avanzata, e che il +0,8% rispetto al trimestre precedente della Germania è il doppio della media Ocse. Proviamo a confrontare la crescita tedesca con quella riscontrata dall’economia cinese nel 1° trimestre 2014: ebbene, il risultato non è propriamente quello che indica Renzi. Pechino è infatti cresciuta “appena” dell’1,6% rispetto al trimestre precedente.



Lungi però dal sostenere che la Germania sia da considerarsi un Paese che crescerà a ritmi dei Paesi emergenti: le stesse previsioni Ocse stimano che nel 2014 la Cina avrà un incremento del 7,4% mentre la Germania dell’1,9%, e che la differenza sarà ugualmente molto alta anche nel 2015 (7,3% Vs 2,1%).



La scelta dei dati (quelli del 1° trimestre 2014) appare un po’ inappropriata ma il senso della dichiarazione rimane sostanzialmente vera: “C’eri quasi” per il Premier.



P.S.: per un confronto della crescita tra aree del mondo (e il ritardo dell’Eurozona rispetto alle altre) segnaliamo questa analisi che abbiamo pubblicato su FactcheckEU e che verifica le parole di Marine Le Pen.