L’affermazione riportata dal ministro Padoan si riferisce a uno dei temi affrontati durante il G20 dai ministri di Economia e Finanza, in corso in questi giorni in Australia.
Prima frase ad effetto: “l’Europa cresce meno di altre aree del mondo”. Vediamo se é vero.
Per non perderci tra complicate definizioni sul perimetro dell’analisi (cosa intendiamo per “Europa”? E per “aree del mondo”?) utilizziamo la definizione del Fondo Monetario Internazionale (che suddivide il mondo in “area groups” ben definiti) in quanto é l’organizzazione che ha forse una visione più capillare delle realtà extra-europee attraverso il suo panel statistico. Sul confronto della crescita usiamo l’indicatore più adatto e di solito più frequentemente adoperato, ossia la crescita reale del Pil ( cioè decurtata dall’inflazione). Padoan parla al presente, quindi il dato che sembra possa essere più rappresentativo è il tasso di crescita anno su anno (2013-14) del Pil reale.
Osserviamo il grafico in alto: il confronto è impietoso e ricalca le parole di Padoan. Tra le principali aree mondiali, l’Unione Europea ha la crescita più bassa: peggio fa solo l’area Euro, che ne rappresenta un sottoinsieme. Nella prima parte della dichiarazione dunque, Padoan pare aver ragione: L’Europa “cresce meno”.
Nella seconda parte il ministro sostiene che l’Italia cresce meno di quanto faccia l’Europa nel suo insieme. Anche qui non si sbaglia: lo 0,626% previsto per il 2014 è di molto inferiore rispetto sia al dato dell’Unione Europea (1,61%), sia rispetto a quello dell’Eurozona (1,16%).
Infine, se le “riforme ci servano adesso” o meno invece non ci pronunciamo: sul loro ruolo nel sostenere la crescita e sul loro impatto rispetto alle politiche monetarie comuni è difficile dare un giudizio, figuriamoci fare “fact-checking”.
Un “Vero” per Padoan.