Se la storia insegna, allora è il caso di fare un ripasso della storia per capire se l’affermazione dell’ex Presidente del Consiglio è corretta.
Dopo la sua fondazione nel 1994, il primo partito targato Berlusconi – Forza Italia – si afferma per la prima volta sulla scena politica lo stesso anno, quando si presenta alle elezioni e vince in un’alleanza con, tra gli altri, Lega Nord e Alleanza Nazionale (si veda: mercoledì, 11 maggio 1994). Il partito di Umberto Bossi, ritiratosi dalla maggioranza il 26 ottobre ’94, subito dopo l’approvazione della legge finanziaria, decide di correre da solo alle elezioni politiche nel 1996, mentre Forza Italia si affida al Polo per le libertà, comprendente Alleanza Nazionale, il Centro Cristiano Democratico e i Cristiani Democratici Uniti. Le elezioni, vinte dalla coalizione dell’Ulivo, segnarono una sconfitta per la coalizione guidata da Berlusconi.
Per le elezioni politiche del 2001 Berlusconi costituisce una nuova coalizione, la Casa delle libertà, che stavolta include la Lega Nord. Ancora una volta l’alleanza con la Lega assicura una vittoria alla coalizione del Cavaliere. Lo stesso non si ripete però nel 2006, quando la Casa delle Libertà (che ancora comprende la Lega Nord) viene sconfitta dall’Unione, l’alleanza guidata da Romano Prodi (che include, tra gli altri, i Democratici di sinistra, Margherita, Rifondazione comunista, i Radicali, i Verdi e l’Italia dei Valori).
La coalizione formata da Lega Nord-Popolo delle Libertà – partito nato dall’alleanza tra Forza Italia e Alleanza Nazionale – si conferma però nuovamente vincente nelle elezioni del 2008.
Per questo, salvo le elezioni del 2006, l’alleanza Berlusconi-Bossi è stata sicuramente fortunata, così come il Cavaliere che si merita un “C’eri quasi”.