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È vero che Meloni alla Camera non ha parlato di Sud, disuguaglianze, bollette e ambiente?

| 26 ottobre 2022
La dichiarazione
«Giorgia Meloni non ha parlato di Sud, lotta alle disuguaglianze e del caro bollette, della difesa dell’ambiente, del lavoro, della scuola, della salute»
Fonte: Twitter | 25 ottobre 2022
ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Verdetto sintetico
Il segretario del Partito democratico esagera.
In breve
  • Nel suo discorso alla Camera, Meloni ha parlato di Sud, di ambiente, di lavoro e di scuola. TWEET
  • La presidente del Consiglio non ha parlato di lotta alle disuguaglianze e ha parlato velocemente di bollette e salute. TWEET
Il 25 ottobre, il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha riassunto su Twitter le sue critiche espresse alla Camera al discorso con cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiesto la fiducia ai deputati. Secondo Letta, nel suo discorso la leader di Fratelli d’Italia non ha parlato di temi importanti, come il Sud, la lotta alle disuguaglianze e il caro bollette, la difesa dell’ambiente, il lavoro, la scuola e la salute.

Al di là del giudizio politico di Letta sul discorso di Meloni, abbiamo  verificato se davvero questi temi non sono stati toccati in aula dalla presidente del Consiglio (qui il testo integrale del discorso).

Le parole sul Sud

Nel suo intervento alla Camera, con cui ha dichiarato che il suo partito avrebbe votato contro la fiducia al governo, Letta ha specificato che nel suo discorso Meloni ha parlato del Sud in relazione «solo al tema del mare», nonostante «sia forse la questione più importante legata al rilancio del nostro Paese». In realtà, nel discorso di Meloni ci sono stati vari riferimenti al Sud, non solo relativi al mare. «Sono convinta che questa svolta che abbiamo in mente sia anche l’occasione migliore per tornare a porre al centro dell’agenda Italia la questione meridionale. Il Sud non più visto come un problema, ma come un’occasione di sviluppo», ha detto la presidente del Consiglio. «Lavoreremo sodo per colmare un divario infrastrutturale inaccettabile, eliminare le disparità, creare occupazione, garantire la sicurezza sociale e migliorare la qualità della vita. Dobbiamo riuscire a porre fine a quella beffa per cui il Sud esporta manodopera, intelligenze e capitali che sono invece fondamentali proprio in quelle regioni dalle quali vanno via». 

Meloni ha anche sottolineato che il Sud «è il paradiso delle rinnovabili, con il suo sole, il vento, il calore della terra, le maree, i fiumi, un patrimonio di energia verde troppo spesso bloccato da burocrazia e veti incomprensibili».

Che cosa ha detto Meloni sulle bollette

Per quanto riguarda i rincari delle bollette, secondo Letta, il discorso di Meloni non è stato chiaro. «Non abbiamo capito che cosa succederà nei prossimi giorni alle bollette degli italiani», ha detto (min. 08:45) in aula il segretario del Partito democratico. In effetti, la parola “bollette” è stata citata due sole volte da Meloni nel suo discorso: l’unica intenzione espressa dal nuovo governo è quella di «mantenere e rafforzare le misure nazionali a supporto di famiglie e imprese, sia sul versante delle bollette, sia su quello del carburante».

In ogni caso, non sono mancati alcuni riferimenti generali all’aumento dei prezzi energetici da parte di Meloni, che ha affermato come la priorità oggi debba essere «mettere un argine al caro energia e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale», senza però specificare in che modo il governo vuole raggiungere questi obiettivi.

I riferimenti all’ambiente

Per quanto riguarda la «difesa dell’ambiente», Letta ha esagerato nel sostenere che Meloni non ne ha parlato alla Camera. La presidente del Consiglio ha infatti menzionato la questione ambientale e declinato il pensiero del suo governo sul tema. «Servono investimenti strutturali per affrontare l’emergenza climatica, le sfide ambientali, il rischio idrogeologico e l’erosione costiera», ha dichiarato Meloni, ricordando le vittime delle recenti alluvioni nelle Marche. «Sappiamo che ai giovani sta particolarmente a cuore la difesa dell’ambiente naturale. Non c’è un ecologista più convinto di un conservatore», ha aggiunto la presidente del Consiglio, «ma quello che ci distingue da certo ambientalismo ideologico è che noi vogliamo difendere la natura con l’uomo dentro, coniugando sostenibilità ambientale, economica e sociale». Meloni ha inoltre dichiarato che l’approccio del governo sul tema sarà quello di «accompagnare le imprese e i cittadini verso la transizione verde, senza consegnarci a nuove dipendenze strategiche e rispettando il principio di neutralità tecnologica».

Alla Camera lo stesso Letta ha risposto (min. 12:30) alle parole della presidente del Consiglio sull’ambiente, criticando l’affermazione secondo cui «non c’è un ecologista più convinto di un conservatore». Letta infatti ha citato il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump come esempi di politici conservatori non ecologisti. Ricordiamo che oggi Meloni è favorevole a estrarre gas dal Mar Adriatico, mentre in passato era contraria

Dalle disuguaglianze al lavoro

Letta ha ragione quando scrive che Meloni non ha fatto riferimenti specifici alla «lotta alle disuguaglianze», mentre non è vero che non ha parlato di temi come il lavoro, la scuola e la salute. 

Per quanto riguarda l’istruzione, Meloni ha detto che «la scuola e l’università torneranno centrali nell’azione di governo, perché rappresentano una risorsa strategica fondamentale per l’Italia, per il suo futuro e per i suoi giovani», proponendo di colmare il divario tra formazione e competenze richieste dal mercato del lavoro con una maggiore attenzione alle richieste delle imprese e con percorsi formativi specifici.

Per quanto riguarda il lavoro, la presidente del Consiglio ha affermato che «l’eccessivo carico fiscale sul lavoro è uno dei principali ostacoli alla creazione di nuova occupazione e alla competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali». L’obiettivo del nuovo governo sarà quello di «intervenire gradualmente per arrivare a un taglio di almeno cinque punti del cuneo in favore di imprese e lavoratori per alleggerire il carico fiscale delle prime e aumentare le buste paga dei secondi». 

Sulla salute, la leader di Fratelli d’Italia ha tenuto una posizione meno decisa rispetto a quella mostrata negli ultimi anni, limitandosi a criticare la gestione della pandemia da Covid-19 da parte del precedente ministro della Salute Roberto Speranza. «Non replicheremo, in nessun caso, quel modello» adottato dai precedenti governi per la gestione di un’eventuale nuova ondata di contagi. In aula questo passaggio è stato definito (min. 02:25) «da brividi» da Letta, che si è detto «fiero» di avere nel suo gruppo parlamentare proprio l’ex ministro Speranza.

Il verdetto

Secondo Letta, nel suo primo discorso alla Camera la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha parlato di alcuni temi centrali per il Paese come il Sud, la lotta alle disuguaglianze e il caro bollette, la difesa dell’ambiente, il lavoro, la scuola e la salute.

Abbiamo verificato e il segretario del Partito democratico esagera. A grandi linee, Meloni ha parlato del Sud, di incentivi al lavoro, di tutela ambientale e di istruzione e università. Letta ha invece ragione per quanto riguarda il caro bollette, la lotta alle disuguaglianze e la salute, temi trattati velocemente o non menzionati da Meloni.

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