Appena una settimana fa l’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) – un organo in seno al Ministero dell’Ambiente con la responsabilità di categorizzare i siti contaminati d’interesse nazionale (SIN) – ha pubblicato l’VIII rapporto qualità dell’Ambiente Urbano, dove si legge che i SIN sono ad oggi 57 ed occupano oltre il 3% del territorio nazionale.
Renzi ha quindi sicuramente letto il Rapporto dell’ISPRA (o più semplicemente, come noi il comunicato stampa di accompagnamento) e lo ha citato correttamente. Nel citare frettolosamente questa cifra all’interno di un discorso sull’Ilva di Taranto, però, il sindaco di FIrenze è stato forse un po’ impreciso, perché oltre ai 57 siti contaminati definite a livello nazionale che ricadono sotto la responsabilità dell’ISPRA esistono anche (vedi articolo Wired) i Siti d’interesse regionale o locale, che sono di responsabilità regionale e si aggiungono ai SIN.
Renzi quindi non ha torto: i SIN sono 57 come sostiene lui, ma è stato un po’ troppo generico in questa dichiarazione per meritarsi i pieni voti: “C’eri quasi”!