Come sappiamo, il tema della disoccupazione giovanile è stato spesso oggetto di incomprensioni da parte dei politici (si veda qui e qui). Salvini non sfugge alla regola e incappa in un errore comune: non è disoccupato un terzo dei giovani, bensì circa uno su dieci. Vediamo perchè.
	    Secondo i dati Istat del I trimestre 2014, il tasso di disoccupazione giovanile ha ormai superato il 40%. Tuttavia 40% non significa 4 su 10 giovani, perchè il gruppo di giovani preso in considerazione non equivale all’intera popolazione 15-24 anni.   Il tasso di disoccupazione giovanile si calcola infatti sui 15-24enni “attivi”,  ovvero coloro che cercano o hanno un lavoro; rimangono esclusi dalla  statistica i giovani che vanno a scuola, ad esempio, e che non stanno quindi cercando lavoro. Considerando che i disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono circa 685 mila, afferma lo stesso Istat, “l’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,4%”. 1 su 10 quindi e non 1 su 3, come invece sostiene Salvini.
	 “Pinocchio andante”!