Il 18 luglio, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta (Forza Italia) ha commentato l’attuale crisi di governo. Tra le altre cose, Brunetta ha affermato che le nove richieste presentate il 6 luglio dal leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte al presidente del Consiglio «non sono affatto in discussione», anzi: «sono quasi tutte già incluse nell’agenda» del governo guidato da Mario Draghi. Anche lo stesso Draghi, in una conferenza stampa del 12 luglio, aveva dichiarato di aver trovato «molti punti di convergenza» tra le richieste del M5s e gli obiettivi del suo esecutivo.
Abbiamo verificato e Brunetta la fa un po’ troppo semplice: cinque dei nove dei punti indicati da Conte riguardano temi sui quali il governo è già intervenuto o sta per intervenire, sebbene non soddisfando del tutto le richieste del Movimento 5 stelle. Su due punti c’è parziale disaccordo, mentre su altre due richieste sono in contrasto con l’azione del governo.
Abbiamo verificato e Brunetta la fa un po’ troppo semplice: cinque dei nove dei punti indicati da Conte riguardano temi sui quali il governo è già intervenuto o sta per intervenire, sebbene non soddisfando del tutto le richieste del Movimento 5 stelle. Su due punti c’è parziale disaccordo, mentre su altre due richieste sono in contrasto con l’azione del governo.