Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, secondo quanto riporta il Sole 24 ore avrebbe sostenuto che la metà abbondante delle imprese multinazionali presenti in Italia hanno la propria sede a Milano.
Il dato è sbagliato. Andiamo a vedere i dettagli.
Il rapporto di Assolombarda
Nel rapporto “Osservatorio Milano 2019”, curato da Assolombarda e Comune di Milano”, si legge che nel capoluogo lombardo avrebbero la propria sede «4.600 delle 14.000 [multinazionali estere n.d.r.] localizzate in Italia».
Sala riporta un dato impreciso ma sostanzialmente corretto su Milano ma sbaglia il dato sul totale italiano. Di conseguenza è errata la proporzione della metà abbondante, che risulta dalle parole del sindaco, mentre sarebbe corretta una di un terzo abbondante.
Verifichiamo ora questi due dati anche su altre fonti.
I dati Istat e della Camera di commercio di Milano
L’Istat nel suo report “Struttura e competitività delle imprese multinazionali” di novembre 2018 scrive che «nel 2016 le multinazionali estere, attive in Italia» erano 14.616.
Per quanto riguarda Milano possiamo poi guardare a quanto riporta la Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi nel suo report “Milano produttiva 2019”.
Qui si legge che nel 2018 «la presenza delle imn estere (comunemente chiamate multinazionali) è tornata a crescere: sono 4.579 le imprese a partecipazione estera presenti nella provincia di Milano».
Insomma, con alcune variazioni a seconda dell’anno preso in considerazione, possiamo dire che anche altre fonti affidabili confermino sostanzialmente i numeri di più di 14 mila imprese multinazionali in Italia e 4.600 circa a Milano.
Verdetto
Il sindaco di Milano Sala ha sostenuto che nel capoluogo lombardo hanno la propria sede circa 4.300 multinazionali delle ottomila presenti in Italia.
Il primo dato è sostanzialmente corretto: secondo diverse fonti affidabili il numero sarebbe vicino alle 4.600 unità.
Sbagliato invece il totale delle multinazionali presenti in Italia riportato da Sala: non sono ottomila ma più di quattordicimila.
Per Sala dunque un “Nì”.
«L’Italia, tra l’altro, non è certo al primo posto tra i suicidi [in carcere] in Europa, anzi è verso gli ultimi» (min. 16:20)
15 aprile 2025
Fonte:
Zapping – Radio 1