E’ di nuovo tempo di confronti tra Italia e Germania. Intervistato da Lilli Gruber a Otto e Mezzo, Matteo Renzi evidenzia un altro tipo di spread tra il Belpaese e la Germania, quello della disoccupazione. Ma i dati che snocciola il Premier saranno tutti corretti?
Non proprio. Come mostra il grafico riportato in basso ed elaborato sui dati Eurostat sulla disoccupazione trimestrale (a cui abbiamo aggiunto gli ultimi dati mensili relativi all’inizio del 2014), Renzi li sbaglia praticamente tutti. Ma andiamo per ordine.
1. “Avevamo la stessa disoccupazione della Germania nel 2011: 8%, 8,3%” – non è così. L’Italia iniziava il 2011 con una disoccupazione al 7,9% ma la Germania aveva già un livello ben più basso, al 6,3% (chi volesse farsi del male può dare un’occhiata agli anni precedenti. Quando l’Italia vinceva il mondiale del 2006 la disoccupazione era al 6,6%, mentre in Germania era oltre il 10%).
2. “Loro dall’8 sono andati al 7,1” – la Germania ha fatto anche meglio in questo periodo: dal 6,3% sono passati al 5,1% di disoccupazione. In Europa solo l’Austria ha un livello di disoccupazione (leggermente) più basso.
3. “Noi dall’8,3 siamo arrivati al 13” – in realtà l’Italia partiva da un livello perfino più basso, mentre è vero che gli ultimi dati vedono una disoccupazione al 13%.
Insomma, Renzi impreciso sotto porta ma gli errori non sono madornali. Complessivamente porta a casa un “Nì”!