“Quattrini a palate” promette Matteo Renzi dall’attrazione degli investimenti stranieri. Non sottoponiamo questa prima parte della sua dichiarazione al factchecking poiché non abbiamo le unità di misura del caso (forse servirebbero i fantastiliardi di Paperon de Paperoni!) ma se i numeri fossero giusti, la riduzione negli investimenti stranieri sarebbe una somma di gran lunga più grande del costo all’erario dell’abolizione dell’Imu sulla prima casa.
Sul sito del Ministero degli Esteri recuperiamo una scheda dell’ufficio analisi e studi della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, dedicata al tema delle esportazioni e degli investimenti diretti esteri. A pagina 3 leggiamo le informazioni che ci interessano: “I flussi di investimenti diretti esteri in ingresso in Italia nel 2012 sono stati di 12,5 miliardi di euro, circa la metà dell’anno precedente (24,7 miliardi)”.
Non paghi di aver trovato conferma in questo documento, cerchiamo una fonte primaria e la rintracciamo nell’Ocse. In questa nota rilasciata ad ottobre 2013 vediamo l’andamento (in dollari Usa) del flusso di investimenti stranieri in entrata dal 2008 al 2012 ed una stima dei primi due trimestri del 2013. Usando i tassi di cambio medi euro-dollaro per gli anni 2008-2013, convertiamo i valori in euro ed elaboriamo il grafico qui a destra. Fortunatamente, i numeri che otteniamo sono gli stessi di quelli citati nella nota del Ministero degli Affari Esteri..
Renzi arrotonda per difetto invece che per eccesso ma i suoi numeri sono corretti: “Vero”
P.S.: per chi spera in un’inversione di tendenza nel 2013, i dati per i primi due trimestri non sono molto positivi ma l’Ocse segnala che le stime possono variare in maniera molto significativa a causa della maniera in cui vengono raccolti i dati.