Il 19 luglio, a margine della cerimonia per l’anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che negli ultimi otto mesi – che coincidono più o meno con il periodo in carica del suo governo – le forze dell’ordine hanno arrestato «più di 1.300 persone» e che «29 latitanti sono stati assicurati alla giustizia». Proseguendo il discorso, Meloni ha poi precisato che le oltre 1.300 persone arrestate sono «mafiosi».
Abbiamo verificato e i numeri citati dalla presidente del Consiglio sono sostanzialmente corretti, se guardiamo solo agli arresti. Ma è ovvio che essere arrestati in un’operazione contro la criminalità organizzata di stampo mafioso non coincide con un giudizio di colpevolezza e con l’essere in automatico un “mafioso”.
Questo dovrà essere stabilito in seguito dai tribunali, che dovranno arrivare a una condanna o a un’assoluzione e che potranno riconoscere o meno l’appartenenza a una mafia. Fatta questa precisazione importante, veniamo ai numeri.
Abbiamo verificato e i numeri citati dalla presidente del Consiglio sono sostanzialmente corretti, se guardiamo solo agli arresti. Ma è ovvio che essere arrestati in un’operazione contro la criminalità organizzata di stampo mafioso non coincide con un giudizio di colpevolezza e con l’essere in automatico un “mafioso”.
Questo dovrà essere stabilito in seguito dai tribunali, che dovranno arrivare a una condanna o a un’assoluzione e che potranno riconoscere o meno l’appartenenza a una mafia. Fatta questa precisazione importante, veniamo ai numeri.