Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato il 21 maggio, nel corso dell’informativa alla Camera sulle misure per la nuova fase relativa all’emergenza epidemiologica da Covid-19, che «in Italia sono stati fatti sin qui 3 milioni 171 mila 719 tamponi. Collocano il nostro Paese al primo posto per numero di tamponi per abitanti. Agli amanti della statistica dico anche che si tratta di 5.134 tamponi per 100 mila abitanti».
Il dato sul numero dei tamponi (da non confondere col numero di persone testate: a una stessa persona possono essere fatti più tamponi) è preciso all’unità, come conferma l’aggiornamento della Protezione civile delle ore 17 del 20 maggio.
Risulta poi leggermente impreciso ma sostanzialmente corretto il dato sui tamponi per 100 mila abitanti: i 3 milioni 171 mila e 719 tamponi, su una popolazione residente di 60 milioni e 317 mila individui (dato Istat più aggiornato, al primo gennaio 2020), si traducono infatti in 5.258 tamponi per 100 mila abitanti. Più o meno il numero citato da Conte.
Completamente sbagliato, invece, sostenere che questi dati collochino l’Italia al primo posto per numero di tamponi per abitanti. Andiamo a vedere i numeri.
Italia fuori dalla top 10
Come abbiamo scritto in una nostra precedente analisi su una dichiarazione simile del ministro per gli Affari regionali e per le Autonomie Francesco Boccia, questo primato dell’Italia è smentito dai numeri.
Prendiamo i numeri dal sito Our World in Data dell’Università di Oxford, dove sono consultabili delle mappe interattive nella sezione World map: total tests performed relative to the size of population, che dà appunto i dati dei tamponi fatti in proporzione alla popolazione (qui per mille abitanti, che è il dato a cui faremo riferimento d’ora in poi).
Per quanto questi dati possano avere dei margini di imprecisione, come riporta i nota anche Our World in Data, ai fini della nostra analisi sono comunque sufficientemente affidabili.
In Europa
In Europa l’Italia, per cui viene riportato il dato del 20 maggio di 52,46 tamponi ogni mille abitanti (un dato anche superiore a quello riportato da Conte), risulta ottava tra gli Stati per cui sono riportati dati aggiornati (che sono la maggioranza: mancano solo la Francia, per cui gli ultimi dati risalgono al 5 maggio, la Moldavia e alcuni Paesi balcanici).
Davanti a noi si collocano, in ordine, l’Islanda (168,75/1.000 abitanti, dato del 19 maggio), il Lussemburgo (102,27/1.000 abitanti, dato del 20 maggio), la Lituania (90,21/1.000 abitanti, dato del 20 maggio), la Danimarca (71,14/1.000 abitanti, dato del 20 maggio), il Portogallo (66,1/1.000 abitanti, dato del 18 maggio), l’Irlanda (59,87/1.000 abitanti, dato del 19 maggio) e l’Estonia (54,63/1.000 abitanti, dato del 19 maggio).
I grandi Paesi europei
È però vero che tra i grandi Paesi europei con una popolazione più o meno comparabile alla nostra nessuno risulta avere dati migliori del nostro, anche se la comparazione va fatta con dati meno recenti*, visto che mancano quelli più aggiornati.
La Germania al 10 maggio aveva 37,57 tamponi ogni mille abitanti, e l’Italia in quella data ne aveva 42,44. La Francia al 5 maggio aveva 12,73 tamponi ogni mille abitanti, e l’Italia 37,16. Il Regno Unito al 20 maggio aveva 29,41 tamponi ogni mille abitanti, meno del citato dato dell’italia di 52,46. La Spagna, infine, al 14 di maggio aveva 41,05 tamponi ogni mille abitanti, contro i 46,43 dell’Italia in quella data.
*Per consultare i dati dei giorni precedenti basta spostare all’indietro la barra temporale che si trova sotto alla cartina
Nel resto del mondo
Ma oltre i sette Stati europei citati, anche altri tre (piccoli) Paesi tra quelli per cui Our World in Data riporta dati aggiornati hanno numeri migliori del nostro. Si tratta in particolare del Bahrein (150,23/1.000 abitanti, dato del 20 maggio), del Qatar (59,16/1.000 abitanti, dato del 20 maggio) e di Israele (57,65/1.000 abitanti, dato del 17 maggio).
L’Italia è dunque addirittura fuori dalla top 10 dei Paesi che hanno il numero maggiore di tamponi fatti in rapporto alla popolazione.
Il verdetto
Giuseppe Conte ha sostenuto che il dato di 3 milioni 171 mila e 719 tamponi fatti collochi l’Italia «al primo posto per numero di tamponi per abitanti». È falso: tra i Paesi per cui il sito Our World in Data dell’Università di Oxford riporta dati aggiornati, l’Italia non compare nemmeno nelle prime dieci posizioni.
È tuttavia vero che nessuno dei grandi Paesi europei abbia un dato migliore dell’Italia ma Conte non ha specificato che il confronto andasse ristretto solo a questi. In conclusione per il presidente del Consiglio, un “Pinocchio andante”.
«Le agenzie di rating per la prima volta, due agenzie di rating, per la prima volta hanno rivisto in positivo le stime sull’Italia. Dal 1989 questa cosa è accaduta tre volte in Italia»
30 ottobre 2024
Fonte:
Porta a Porta – Rai 1